Patto Stato-Comuni: ad Alessandria 43 milioni di euro in 10 anni
La soddisfazione del sindaco Abonante e dell'assessore Perrone: "Le risorse che si libereranno le destineremo a sicurezza, verde pubblico, manutenzione delle strade e dei beni pubblici". Molinari: "Promessa mantenuta"
ALESSANDRIA – Via libera da parte del Governo al finanziamento del Patto Stato-Comuni che vede coinvolta anche Alessandria. Uno dei primi atti, peraltro, decisi dalla Giunta Abonante nel 2022.
A Palazzo Rosso arriverà la somma di 43 milioni di euro in dieci anni, per la soddisfazione del sindaco – “ora più interventi su verde, strade e marciapiedi” – e dell’assessore al Bilancio, Antonella Perrone: “La firma del Patto è sempre stata la scelta giusta”.
Patto, l’ok due anni fa
Votato a fine luglio 2022, fu realmente il primo passo concreto della neo-eletta Amministrazione di centrosinistra. «Chiesi ai colleghi di Giunta e alla maggioranza appena insediata – ricorda Perrone – di dare fiducia alla mia proposta di utilizzare la legge, pensata per le città metropolitane, anche per i Comuni capoluoghi di provincia. Il gioco di squadra con il sindaco Abonante è stato decisivo. Anche per arginare le numerose critiche dell’opposizione, che quel patto non avevano voluto firmarlo, e che l’hanno in più occasioni criticato. Alla fine la nostra scelta si è rivelata giusta».
«Coprire il disavanzo è la priorità – aggiunge il primo cittadino – perché limita la spesa finale per i servizi e le attività quotidiane. Ma le risorse che si libereranno, ancorché non enormi, le destineremo sicuramente ai servizi essenziali di cui la città ha assolutamente bisogno. Ovvero sicurezza, verde pubblico, manutenzione delle strade e dei beni pubblici. Per i quali fino oggi dovevamo contare solo sulle nostre poche forze».
Un fondo da 50 milioni l’anno fino al 2033
Il fondo per tutte le città che ne hanno fatto domanda è di 50 milioni di euro all’anno dal 2024 al 2033. Ed è finalizzato prioritariamente alla copertura della quota annua del ripiano del disavanzo e al rimborso annuale della quota capitale dei mutui.
«Per Alessandria – concludono Abonante e Perrone – la ripartizione annuale non è ancora definitiva. Ma l’ammontare totale sui 10 anni sarà di 43 milioni complessivi. Ciò vuol dire che la nostra buona scelta avrà ripercussioni molto positive anche per le future amministrazioni. Secondo le indiscrezioni, infatti, le rate più corpose riguardano gli ultimi anni di finanziamento, tra il 2030 e il 2033».
Interviene Molinari
Alle dichiarazioni da Palazzo Rossi, si aggiungono quelle del capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari: “La Lega aveva annunciato, lo scorso dicembre, di aver ottenuto che i 7 comuni capoluoghi in predissesto, tra cui Alessandria, potessero accedere ad un apposito fondo, incrementabile nel tempo, per il risanamento finanziari. Fu proprio grazie al nostro impegno che si superò la disparità di trattamento tra città metropolitane che già avevano ottenuto i fondi, e le altre città capoluogo. Ora dal Mef arriva la conferma della cifra: si tratta, solo per il nostro comune, di quasi 43 milioni di euro in 10 anni. Una cifra ragguardevole grazie alla quale sarà possibile procedere al ripianamento progressivo dei debiti, secondo il piano di riequilibrio ventennale promosso dalla Giunta Cuttica, concordato con la Corte dei Conti. Gli effetti dell’impegno della Lega per il nostro territorio sono un fatto tangibile e concreto, che prescinde dal colore politico che amministra la città. Alessandria viene prima di tutto”.
Fornaro: “Scelte giuste”
«L’assegnazione del fondo previsto dalla Legge di Bilancio 2024 conferma la giustezza della scelta compiuta nel luglio 2022 dall’Amministrazione guidata dal sindaco Abonante. – evidenzia invece l’onorevole Federico Fornaro (Pd) – I critici su quella decisione dovranno ricredersi, alla luce dell’arrivo dallo Stato di risorse vere e utili per interventi per migliorare la vivibilità della città. L’iter di approvazione della ripartizione tra i Comuni assegnatari è stato lungo – spiega il parlamentare ‘dem’ – ma con il Decreto interministeriale pubblicato il 1° luglio scorso si garantiscono risorse certe a questa e alle prossime Amministrazioni. Si è così parzialmente sanata una ingiusta differenziazione nel comportamento dello Stato con i Comuni».