Il Club per L’Unesco di Vignale contro la violenza sulle donne
VIGNALE MONFERRATO - In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Club per…
VIGNALE MONFERRATO – Da 10 anni il Monferrato è patrimonio dell’Unesco. Era il 22 giugno 2014 quando, a Doha in Qatar, il nostro territorio, insieme a quello di Langhe e Roero, ottenne una promozione decisiva per il rilancio economico, turistico e culturale.
Da allora, sono successe molte cose sui colli del Casalese (ma, in generale, in tutta la provincia). Anzitutto, si è presa consapevolezza di potenzialità forse inimmaginabili. E, contestualmente, si è offerta una vetrina a visitatori provenienti anche da oltre confine, consci del fatto che il sigillo Unesco è garanzia di qualità.
Il Club per L’Unesco di Vignale contro la violenza sulle donne
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Infine, particolare tutt’altro che secondario, sono stati attratti investitori, a cominciare da chi ha trasformato le cantine in luoghi d’accoglienza per arrivare a quelli che, più o meno sostenuti dal settore pubblico, hanno investito in aziende agricole e ristoranti, accorciando un pochino la distanza che c’è sempre stata tra le ormai sature Langhe e il Monferrato che, invece, ha ancora margini di crescita.
Vignale è uno dei nostri paesi Unesco che si è dato molto da fare. Qui è nato il Club Unesco Vignale Monferrato, presieduto da Alberto Maffiotti. Che spiega: “Il riconoscimento non è solo un titolo di prestigio, ma è soprattutto un impegno per noi tutti a preservare e valorizzare tradizioni, a custodire gelosamente il nostro patrimonio culturale e naturale per le generazioni future. È un monito a continuare a promuovere lo sviluppo sostenibile, a preservare la biodiversità e a promuovere la coesione sociale attraverso il rispetto e la valorizzazione delle nostre tradizioni”.
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“In questi dieci anni – aggiunge – abbiamo compiuto grandi passi avanti grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti coloro che amano e rispettano questa terra. Continueremo a lavorare insieme, come Associazione nazionale dei Club per l’Unesco, con determinazione e passione, per garantire un futuro luminoso al Monferrato e per far sì che le prossime generazioni possano godere della bellezza e dell‘unicità di queste terre, così ricche di storia e di emozioni”.
L’accenno alle tradizioni richiama inevitabilmente gli infernòt, le cantine scavate nella pietra da cantone che sono il principale motivo per cui il Monferrato ha “convinto” l’Unesco. E proprio gli infernòt saranno i protagonisti degli eventi organizzati a Vignale per il decennale. Domani, sabato, le cantine saranno visitabili dalle 17 alle 19,30, con partenza ogni mezz’ora da piazza del Popolo (info e iscrizioni: 335 7207212; info@monferratodegliinfernot.it).
Domani sera, inoltre, cena con la Pro loco. E domenica apertura dell’infernòt Belvedere a partire dalle ore 15,30 e mostra fotografica nella chiesa dei Battuti. A chiudere, alle 21, al belvedere, “E vienimi a cercare” teatro-canzone ispirato da ‘La buona novella’ di Fabrizio De André, con Sergio Salvi (tastiera e canto) e Silvana Mossano (voce narrante).