Terme, Cirio risponde (ancora) ad Act: “Stiamo lavorando per…”
L'appena rieletto governatore del Piemonte risponde al nuovo sollecito di Antonucci: "Approvata delibera sui fondi per lo studio dei giacimenti. Presto protocollo con Provincia"
ACQUI TERME – Alla vigilia delle Elezioni Regionali da Act Consumatori è stata inviata una Pec al poi riconfermato presidente Alberto Cirio per chiedere “nuove” in merito alla questione termale a quattro dall’incontro tra il governatore e Massimo Antonucci, presidente di Act.
Dall’associazione una richiesta di chiarimenti «sulle azioni intraprese per la gestione e l’assegnazione delle concessioni termali in scadenza nel 2025, l’eventuale acquisizione delle quote societarie di Terme di Acqui S.p.A. e per il piano di valorizzazione dello stabilimento Regina».
Approvato stanziamento di 160mila euro
Cirio ha risposto pochi giorni dopo la sua rielezione. Innanzitutto, confermando che «nella giunta di lunedì 10 giugno la Regione Piemonte ha approvato la delibera che stanzia 160 mila euro per il rilancio del settore idrotermale di Acqui Terme, in particolare per avviare uno studio finalizzato a individuare i giacimenti delle fonti termali presenti e parallelamente, in vista del rinnovo delle concessioni, un approfondimento giuridico per un riordino normativo e amministrativo del comparto, che rappresenta uno degli asset strategici per l’economia e il turismo piemontese». Studio che verrà realizzato dalla Provincia di Alessandria nell’ambito di un protocollo «che verrà siglato con la Regione Piemonte e che è già in fase di finalizzazione per procedere alla firma».
Asl al lavoro per il rilancio della sanità termale
Il presidente della Regione ha poi ricordato «il lavoro di approfondimento che l’Asl di Alessandria sta portando avanti per sviluppare un progetto che promuova Acqui Terme come polo d’eccellenza in Italia per la sanità termale, valorizzando una parte importante dello stabilimento Regina in diretta connessione con l’ospedale di Acqui». Un progetto che, se portato davvero a compimento, consentirebbe ridurre in modo sensibile la mobilità passiva di coloro che dal Piemonte si spostano in altre regioni per i trattamenti termali. Cirio assicura che «in questi mesi l’Asl ha lavorato per approfondire tutti gli aspetti legati alla fattibilità del progetto in modo da potere valutare tempi, risorse e strumenti necessari alla sua realizzazione».
Un accenno, poi, alle ex Terme Militari, proprietà del Comune, «per le quali sappiamo che la volontà dell’amministrazione comunale è di avviare un percorso di rilancio e riqualificazione».
«Su tutti questi fronti – ha aggiunto Alberto Cirio – la Regione è naturalmente pronta a dialogare e a dare il proprio supporto, come già fatto anche nell’ultimo anno investendo un milione di euro per aiutare la ripartenza del settore dopo la pandemia, perché la tradizione del sistema termale per il Piemonte non è solo un patrimonio storico ma una risorsa straordinaria per il sistema sanitario, turistico e sociale ed è assoluta intenzione della Regione valorizzarlo».