Preoccupazione a Villa Igea: i sindacati incontrano l’azienda
Il Gruppo Habilita lamenta il mancato saldo da parte della Regione di oltre 10 milioni di prestazione extra budget. Attività ridotte all'osso ad agosto e dicembre?
ACQUI TERME – Nella giornata di martedì a Villa Igea, la clinica acquese del Gruppo Habilita, era in programma un incontro tra la dirigenza e i rappresentanti della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil.
L’incontro è stato organizzato per discutere dell’imminente futuro dell’azienda, su cui al momento pende un preoccupante punto interrogativo.
“Necessaria una fase di riequilibrio”
«L’azienda – scrivono in un comunicato congiunto le organizzazioni sindacali – ci ha comunicato che la Regione Piemonte non intende riconoscere il saldo delle prestazioni extra budget relative al 2022-2023 con importi che superano i 10 milioni di euro. Questa situazione impone al gruppo di impostare una nuova fase di riequilibrio e riorganizzazione delle attività per il 2024».
Da parte del Gruppo Habilita sarebbe in previsione «una sensibile riduzione delle attività nel mese di agosto e dicembre, fino a una possibile sospensione per un breve periodo. Situazione che potrebbe avere ripercussioni sulle retribuzioni dei dipendenti e sul loro piano ferie».
Durante l’incontro i rappresentanti sindacali hanno portato al tavolo «proposte concrete per tutelare e garantire lo stato occupazionale e le retribuzioni dei dipendenti. L’azienda pur prendendo un impegno di valutazione delle proposte fatte, non si è dimostrata disponibile ad oggi a concretizzare, rimandando il confronto dopo il mese di agosto, quanto a dir loro ci saranno dati più certi».
“Sanità regionale senza un piano strutturale”
Cgil, Cisl e Uil pubblico impiego esprimono preoccupazione per il sistema sanitario del Piemonte, «che nonostante gli annunci elettorali non riesce a proporre un piano strutturale di collaborazione tra pubblico e privato in grado di risolvere anche l’annoso problema dell’abbattimento delle liste d’attesa. Le OO.SS. inoltre si riservano di intraprendere tutte le azioni necessarie per la massima tutela possibile delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, riportando la situazione e le preoccupazioni del personale alle segreterie regionali affinché chiedano un confronto con la Regione per sbloccare la situazione in essere e per potenziare i servizi a tutte i cittadini e dare stabilità ai lavoratori».
Tale vertenza andrà di pari passo con lo sciopero già proclamato per la giornata del 23 settembre, «di tutto il personale coinvolto nei contratti in capo alle Associazioni Aiop e Aris sia del comparto Sanità Privata che Rsa a causa del mancato rinnovo dei Contratti Nazionali».