Abbate senza assessorato protesta in Comune. Capra, prima grana?
Rieletto in consiglio comunale con Difesa e Ripresa, l'ex Ritrovare Casale sembra destinato a restare fuori dall'esecutivo del nuovo sindaco
CASALE – Dopo la proclamazione del nuovo sindaco Emanuele Capra, avvenuta ieri, a Casale sono giorni di riunioni e incontri prodromici alla composizione della giunta.
A margine di uno di questi, giovedì scorso in Comune, è andata in scena l’accesa protesta di Alessandro Abbate, candidato tra i civici di Difesa e Ripresa. Una scena alla quale avrebbero assistito diversi testimoni.
La lista civica, dopo la consultazione, si è rivelata essere la seconda forza della coalizione Casale Sempre in Testa (superando Forza Italia e Lega), e avrà per questo tre seggi in consiglio comunale. I più votati sono stati il capolista Fiorenzo Pivetta (179), Antonio Imperato (126) e proprio Abbate (107), consigliere comunale uscente.
Abbate, che era stato eletto cinque anni fa tra le fila di Ritrovare Casale, nell’arco di poco tempo era fuoriuscito dal gruppo dei demezziani per il gruppo misto da dove, spesso, aveva fatto pervenire alla giunta Riboldi il suo appoggio in termini di voti, fino a entrare, negli ultimi mesi di consiliatura, in Difesa e Ripresa.
Nel corso degli ultimi 5 anni non erano mancate le sue prese di posizione e iniziative – spesso con note extraconsiliari – sul tema dei trasporti, in particolare ferroviari, legati al turismo.
Un solo seggio per la civica?
La situazione del “totogiunta” vedrebbe ora un solo assessorato per Difesa e Ripresa, destinato a Fiorenzo Pivetta (ne abbiamo parlato su Il Piccolo di venerdì 14 giugno). Il suo ingresso in esecutivo, dato pressochè come certo, farebbe entrare in consiglio comunale la prima delle escluse, Martina Filippi (105), figlia del compianto Paolo.
Non ci sarebbe quindi, da qui la protesta, un assessorato per Abbate (che ai trasporti non ha mai nascosto di ambire una delega), e la cosa farebbe storcere il naso a diversi all’interno della stessa Difesa e Ripresa, che contestualmente si vedrebbe “sottostimata” nella costituenda giunta (anche se potrebbe ottenere qualche ruolo nelle partecipate, le cui cariche vengono spesso rimescolate dopo le elezioni).
I mal di pancia sarebbero motivati anche dal fatto che Antonio Imperato e chi subentrerebbe al posto di Pivetta in consiglio, Martina Filippi (rispettivamente secondo e quarta più votati), sono espressione di un’anima legata a Italia Viva all’interno della civica. Tutte supposizioni sia chiaro.
Interpellato sulla sua presunta insoddisfazione, Abbate (che si vocifera che per protesta potrebbe immediatamente aderire al gruppo misto, privando l’amministrazione Capra di un esponente della maggioranza) non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Non resterà che attendere l’annuncio della giunta, ed eventualmente il primo consiglio comunale, per scrutare volti, e interpretare le mosse, di consiglieri e assessori, scoprendo così veramente chi, se ci sarà, sarà rimasto davvero insoddisfatto.