VirginiaPerTutte, “tessere” la strada contro la violenza
In Galleria Guerci l'allestimento di Patrizia Fratus con le donne di una cosa protetta. Grazie a Consulta, Soroptimist, Zonta e Inner Wheel
ALESSANDRIA – La violenza di genere si affronta insieme, donne e uomini. E si prova ad allontanarla dalla nostra società anche attraverso la scrittura, l’arte, la tessitura, la traduzione, le diverse lingue che si uniscono e scorrono, con messaggi forti, sui fili che attraversano la Galleria Guerci.
Questa è VirginiaPerTutte, opera collettiva dell’artista bresciana Patrizia Benedetta Fratus, realizzata insieme a donne, di nazionalità diverse, ospiti di una casa protetta.
Un progetto che è diventato contagioso, coinvolgendo quasi cinquemila persone. Partendo da ‘Una stanza tutta per sé”, il saggio di Virginia Wolf, che ripercorre la vicenda, letteraria e umana, dell’autrice, per rivendicare il diritto e l’opportunità del genere femminile di far parte del mondo culturale che, all’epoca, era solo maschile, come lo sono ancora oggi molti ambiti del sapere.
Nei giorni della pandemia Fratus ha lavorato all’interno della casa, il saggio è stato diviso in versetti, che sono stati tradotti e poi portati su teli bianchi: un modo per liberare la donna da sudditanza, silenzi e violenza.
Tema, questo, in cui si sono riconosciute le socie di quattro club service: Soroptimist di Alessandria e Acqui, Zonta Club e Inner Wheel di Alessandria, insieme alla Consulta Pari Opportunità e al Comune di Alessandria e con il patrocinio del Cpo dell’Ordine dei Comemrcialisti.
Il risultato è un allestimento emozionante, che attraversa tutta Galleria Guerci, sospeso con la leggerezza di chi insegue la libertà, costruita anche sulla gentilezza e il rispetto, ma ben ancorata, idealmente, alla terra che deve diventare più a misura di tutte e tutti.
Un lavoro dinamico, esteso, partecipativo e collettivo, che può essere ammirato tutti i giorni, fino a domenica 23. Con un ampia spiegazione su un pannello che prende per mano visitatrici e visitatori.