Ovada, Comaschi nuovo sindaco: “Premio a serietà e progetto”
Risultato oltre le aspettative
Il nuovo consiglio comunale
OVADA – Ha conquistato 3712 voti Gianfranco Comaschi, nuovo sindaco di Ovada. Il candidato di “Insieme per Ovada” ha sbaragliato la concorrenza andando oltre le previsioni di osservatori e sostenitori. La percentuale dei voti conquistati si attesta al 68%. Comaschi ha ottenuto oltre 220 voti in più rispetto a Paolo Lantero, riconfermato alla guida della città nel 2019 con 3490 schede nell’urna. Si leccano le ferite i due sfidati. Angelo Priolo (Prima Ovada) si è fermato a 1.088 voti (19.95): in serata il candidato ha ammesso di attendersi un riscontro più incoraggiante. Ancora più indietro Ivana Nervi (Ovada nel cuore) con 655 voti (12.01%).
Le due anime del centro destra diviso hanno sommato un numero di voti inferiori a quelli ottenuti da “Ovada viva” cinque anni fa: 1957. E d’altronde un plebiscito così evidente per il candidato dell’area di centro sinistra presuppone la conquista di voti in aree di norma non vicine.
Prime reazioni
Comaschi ha festeggiato prima di fronte alla sede del circolo del Partito Democratico in via Buffa, poi con tutti i sostenitori nella sede elettorale di via Cairoli, nel cuore del centro storico. “Un risultato straordinario – ha commentato – frutto della serietà del progetto e delle persone”. Il nervosismo comprensibile all’inizio di uno spoglio ha presto lasciato spazio al sorriso con i primi dati in arrivo dalle sezioni. Comaschi è sempre stato ben oltre il 60%.
Con le votazioni si è definita anche la composizione del consiglio comunale. Sui banchi della maggioranza ne faranno parte
Gianni Olivieri (503), Sabrina Caneva (444), Mario Esposito (357, destinato al ruolo di vice sindaco), Luisa Russo (331), Sara Olivieri (294), Sergio Capello 284, Lorenzo Lantero (169), Giuseppe “Puddu” Ferrari (166), Alberto Trivelli (136), Martina Carlini (129), Anna Bisio 117.
Con Priolo siederanno sui banchi dell’opposizione Claudio Anselmi e Virginia Grillo. Con Ivana Nervi ci sarà Fabio Forno (riconfermato in consiglio dopo cinque anni).