Flavescenza dorata e Mal dell’esca: la prevenzione alessandrina
Le tre associazioni in campo insieme al Comitato Fitosanitario e alla Camera di Commercio
ALESSANDRIA – Coldiretti, Confagricoltura e Cia ricordano che gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da due importanti malattie della vite: la Flavescenza dorata e il Mal dell’Esca.
Malattie che anno dopo anno stanno interessando sempre più estese superfici vitate, compromettendo seriamente le capacità produttive dei vigneti della nostra Provincia.
Cos’è la Flavescenza
La Flavescenza è una fitoplasmosi che viene trasmessa da viti infette a viti sane da un vettore, l’insetto cicadellide Scaphoideus titanus. Originario del continente Nord Americano,negli anni ’50 si è diffuso in Francia e quindi in Italia, ove è comparso per la prima volta in Veneto.
Dalla fine degli anni ’90 è presente anche in Piemonte: dai territori vitati del Tortonese si è poi insediata in tutta la regione.
L’insetto vettore, alimentandosi con la linfa di piante infette, acquisisce l’agente della malattia. Che si riproduce nell’organismo del vettore e si localizza nelle ghiandole salivarie. Proseguendo la propria attività trofica su piante sane, iniettando la saliva nei tessuti di queste piante sane trasferisce il fitoplasma. Infettando in questo modo nuove piante. A causa di questa malattia, la stragrande maggioranza delle le piante colpite disseca e muore.
Attualmente non sono disponibili strumenti per debellare la malattia: l’unica possibilità di difesa è intervenire sul vettore con trattamenti insetticidi.
Il Ministero e la ‘strada’ alessandrina
Il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ha emesso un’ordinanza valida su tutto il territorio nazionale che contiene le strategie di difesa del patrimonio viticolo italiano. Uno dei cardini è la definizione dei momenti più idonei di intervento sul vettore attraverso il monitoraggio della sua presenza nei vigneti.
Grazie al sostegno finanziario della Camera di Commercio di Alessandria-Asti, il Comitato Fitosanitario da anni monitora la presenza dell’insetto in tutte le aree viticole provinciali. Dal 2022 ha voluto realizzare un “Progetto Pilota Alessandrino” in piena collaborazione e sinergia con il Settore Fitosanitario Regionale (SFR). Dai 152 vigneti monitorati nel 2022, si è passati a 204 vigneti nel 2023; nel 2024 la popolazione di Scaphoideus titanus sarà monitorata in ben 216 vigneti provinciali, condotti sia in agricoltura integrata che in agricoltura biologica.
Nei prossimi giorni inizieranno i monitoraggi delle forme giovanili dell’insetto vettore per dar modi al Sfr di definire con la massima precisione possibile i tempi di attuazione del Piano Operativo 2024 basato sulle indicazioni obbligatorie dell’ordinanza ministeriale.
I monitoraggi saranno realizzati dai Coordinatori tecnici delle associazioni agricole provinciali con la collaborazione di quattro tecniche agricole.
Cos’è il Mal dell’Esca
Il Mal dell’Esca, malattia dal decorso cronico o acuto, è una malattia del legno. Provocata da un pool di funghi che con i loro miceli colonizzano il legno, penetrando nella vite attraverso le ferite provocate da tagli di potatura, cimature, spollonature.
Il micelio fungino che penetra dalle ferite e si insedia nel legno, impedisce la normale circolazione della linfa nella pianta, provocando la comparsa dei sintomi e le gravi conseguenze sulla vita della pianta.
I sintomi fogliari del Mal dell’Esca e della Flavescenza dorata si manifestano in estate. Quelli del Mal dell’Esca si differenziano da quelli della Flavescenza dorata perché questi ultimi compaiono lungo le nervature fogliari, mentre invece il Mal dell’Esca è ben visibile sulle foglie. Dove compaiono macchie clorotiche (giallo rossicce) tra le nervature principali che rimangono verdi. I vitigni a bacca bianca manifestano il sintomo fogliare del Mal dell’Esca con ingiallimenti. Sulle foglie dei vitigni a bacca rossa compaiono arrossamenti, anche questi tra le nervature. In letteratura questa sintomatologia viene definita col nome di “foglie zebrate”.
Queste manifestazioni con il passare delle settimane si imbruniscono fino a disseccare. Anche a carico degli acini si possono manifestare precoci avvizzimenti. La gravità dei sintomi si acuisce in condizioni particolari di stress, come lo stress idrico, e all’aumentare dell’età della vite.
Il piano del Comitato Fitosanitario
Il progetto presentato dal Comitato Fitosanitario e finanziato dalla Camera di Commercio di Alessandria-Asti ha come obiettivo la valutazione dell’incidenza del mal dell’Esca sulla redditività di alcuni tra i principali vitigni coltivati in provincia, a diversi livelli di presenza della malattia. Inoltre, verrà effettuata la valutazione dei possibili metodi di prevenzione a bassissimo o nullo impatto ambientale su vigneti giovani e su vigneti in fase adulta.
Le operazioni previste si stanno realizzando e troveranno piena applicazione nei prossimi mesi estivi.