Alessandria Calcio: telefonata, ma a quando il piano di risanamento?
La proprietà: "A brevissimo". Intanto Palmiere cambia nome e guida 'Città di Alessandria'. E Sforzini ha fiducia nell'alta finanza
ALESSANDRIA – Un vecchio spot diceva “una telefonata ti cambia la vita”. Già, però, al momento la chiamata della proprietà dell’Alessandria al sindaco, Giorgio Abonante, non ha cambiato la situazione rispetto a sette giorni fa.
Si resta, cioè, ancora alle parole, rispetto agli impegni concreti sollecitati dal primo cittadino e dall’assessora Vittoria Oneto, al termine della riunione su zoom di venerdì scorso. “A brevissimo il sindaco avrà il piano di risanamento”. Quantificare il “brevissimo”, quando si parla di Grigi, sta diventando sempre più difficile. “Ce la stiamo mettendo tutta, per pagare stipendi a giocatori e dipendenti e avviare il piano di ristrutturazione del debito. Che è pronto”.
E l’investitore? “Ormai siamo alla definizione del suo aiuto. Si è convinto dopo aver verificato tutto”. Ma il sì c’è? “Di fatto è in arrivo e ci aiuterà a far fronte alle prime scadenze, anche se per quelle federali c’è tempo fino al 12 luglio”.
Non solo la proprietà annuncia che “altri investitori, stranieri, si sono fatti avanti per la gestione del prossimo campionato. Ci daranno l’ok entro 4/5 giorni”.
Anche di questi soggetti non viene svelata l’identità, che, però, il sindaco ha chiesto. “Appena daremo il piano al sindaco, faremo una conferenza stampa”.
Palmiere, Sforzini e gli altri
Intanto Marco Palmiere, presidente della Luese Cristo, che milita in Eccellenza, annuncia il cambio del nome. “Saremo Città di Alessandria. Auguro all’attuale proprietà di superare tutti i problemi. Io non sono una alternativa, ma una realtà che coesiste in città”. Palmiere, che ha anche il 50 per cento del Chieri, annuncia che della parte tecnica si sta già occupando Marco Ferrante (e il candidato per la panchina sarebbe Lanzafame).
E che giocherà a CentoGrgio. “Faremo anche domanda di ripescaggio in D. Dove speriamo di giocare il derby con l’Us Alessandria Calcio, perché la proprietà ha investito molto, per debiti contratti da altri”.
Mentre Luca Sforzini non demore: nelle ultime ore ha incontrato esponenti dell’alta finanza italiana, “incontro da cui esco molto fiducioso, perché credo che si possa sviluppare un progetto molto serio”.
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