Pd: «Sponsorizzazioni di Energica, atto irregolare»
Continua a infuriare la polemica nel Casalese
CASALE – Il Partito Democratico, effettuate con i suoi rappresentanti in Consiglio Comunale le prime verifiche formali, e ponendosi sulla medesima lunghezza d’onda della Coalizione “Casale Davvero” (il servizio su Il Piccolo di martedì 4 giugno 2024) di cui è parte, rilascia la seguente dichiarazione sull’affaire delle sponsorizzazioni di Energica:
«Il caso dei contributi erogati da Energica lo scorso 10 maggio, rappresenta un atto gravissimo, che coinvolge anche il Comune di Casale Monferrato. Quanto emerso getta ombre pesantissime sull’operato dell’amministrazione uscente e non potrà che avere inevitabili e pesanti ripercussioni per il futuro. Il Consiglio di Amministrazione di Energica srl, società partecipata dal Comune, ha infatti deliberato l’erogazione di ben 22.000 euro a soggetti nei cui organismi dirigenti siedono persone che ricoprono ruoli rilevanti in partiti della destra, in taluni casi anche candidati alle prossime elezioni comunali, depositate proprio in quel giorno. Questo nonostante il parere negativo degli uffici, che hanno rilevato gravi rischi per la stabilità finanziaria dell’azienda, se l’erogazione avesse avuto corso. Un atto che riteniamo irregolare, sicuramente sul piano amministrativo; una condotta che, oltre a rappresentare un grave vulnus etico, potrebbe prospettare fattispecie giuridiche molto serie. Quanto emerso sul caso Energica mina profondamente la credibilità e l’affidabilità dell’attuale classe dirigente casalese. Una nuova giunta che si insediasse in questo clima di presunte gravi irregolarità rischierebbe di trovarsi in una situazione di caos e instabilità, con pesanti ricadute sull’operatività del Comune e sull’erogazione dei servizi ai cittadini. Ma il caso Energica non è l’unico elemento di grave preoccupazione. Il caso Ginepro, il caso della piscina, la vendita del PIP 5, l’asta sulla “Maddalena Nuova” : sono solo alcuni degli esempi di decisioni/modalità operative per lo meno “discutibili” che destano molte preoccupazioni tra i cittadini e che sono state a suo tempo contestate dal nostro Gruppo consiliare. Dubbi e perplessità non solo di natura strategica, come la dismissione dell’unica area industriale disponibile per nuovi insediamenti, ma anche di natura finanziaria e di stabilità dei conti. Quella dell’amministrazione uscente appare in tutta evidenza come una gestione padronale, arrogante e priva di attenzione al bene comune. E non si parli, per favore, di attività a scopo benefico o sociale: altro capitolo molto dolente su cui a breve ci sarà molto da scrivere e da approfondire. Casale Monferrato merita una svolta radicale, una gestione improntata alla trasparenza ed al perseguimento dell’interesse generale. È tempo di voltare pagina».