Comaschi-Priolo-Nervi, dialogo aperto sul futuro di Ovada
Sala piena, ieri sera, alla Soms
A dieci giorni dal voto
OVADA – Un’ora e mezza di dialogo serrato. Un pubblico attento. Non solo i sostenitori dei rispettivi candidati. Gianfranco Comaschi (Insieme per Ovada), Angelo Priolo (Prima Ovada), Ivana Nervi si sono confrontati alla Soms nella serata organizzata da “Il Piccolo” e “L’Ovadese”. Obiettivo puntato sul voto dell’8 e 9 giugno prossimi. I tre candidati hanno messo sul piatto la loro visione della città, i programmi per il quinquennio in arrivo, le squadre formate a loro supporto.
Oltre centocinquanta cittadini in una serata che ha ribadito il valore della partecipazione politica in cui le rispettive opinioni partono dai percorsi sviluppati negli anni ma hanno un comune punto di partenza nell’amore per la città e la volontà di fare qualcosa di positivo.
Posizioni diverse
Il dialogo si è sviluppato attraverso le domande proposte da Alberto Marello (direttore de “Il Piccolo”) e Edoardo Schettino (caporedattore de “L’Ovadese”). Due minuti di tempo per ognuno dei contendenti ad ogni quesito. In primo piano trasporti, servizi sanitari, rilancio degli spazi pubblici, sviluppo per i prossimi anni.
Gianfranco Comaschi ha ribadito la sua posizione. “Ovada – ha spiegato – deve giocare sui tavoli più importanti. Ce la può fare solo come parte di un territorio più ampio che si allarga non solo al perimetro già conosciuto ma anche alla Valle Stura che speriamo continui a gravitare su di noi. Per i trasporti serve un confronto su base interregionale, per i servizi sanitari istituiremo una commissione permanente con operatori del settore che hanno già dato la loro disponibilità e esponenti del mondo del volontariato che in questi anni si sono occupati della materia. Avremo lo stesso approccio con lo sviluppo coinvolgendo le aziende che sono legate al territorio, un bene per tutti noi”.
Angelo Priolo ha smosso maggiormente le acque. “Sui trasporti dobbiamo coinvolgere – ha spiegato – i due assessori regionali. Per quanto riguarda la sanità non è possibile pensare che un cittadino che chiama il 118 non sappia in quale ospedale sarà portato. I codici verdi devono tornare a Ovada. Il decoro e la cura della città non sono solo il centro, benchè importante ma anche quelle periferie che oggi sembrano abbandonate. Per lo sviluppo del centro, in particolare di piazza Mazzini, lavoreremo per la creazione di un mercato degli artigiani locali per attrarre nuovi potenziali clienti in quell’area”.
Ivana Nervi si è concentrata sui danni che il relativo isolamento provoca all’economia. “Ne soffrono le imprese, limitano le possibilità di attrarre turisti che possono rappresentare una risorsa per i prossimi anni. Per quanto riguarda il centro storico giusto concentrarsi sul rilancio di piazza Mazzini, area in questo momento più in sofferenza. Lo strumento per raggiungere questi obiettivi è l’accesso ai bandi relativi. Sarà cura dei componenti della mia squadra andare alla ricerca di quelli più adeguati per trovare una soluzione”.
Telecamere, necessità di veder finalmente concluso l’intervento nella Aie, nel cuore del centro storico, due aspetti sui quali i tre candidati si sono espressi all’unisono.
C’è anche la “grana” del Geirino. “La soluzione basata sulla gestione delle società sportive – ha spiegato Comaschi – non è più adeguata. Dal 10 giugno lavoreremo per individuare l’alternativa che passa da un incarico con orizzonte più ampio e dalla possibilità di spendere risorse importanti per la manutenzione”.
“Scriveremo un’altra gara – ha fatto eco Angelo Priolo – in grado di attrarre quei soggetti che non si sarebbero avvicinati con il vecchio testo”.
“La gara – ha concluso Nervi – è il punto di partenza. Valorizzare la presenza dell’ostello è importante in una città che ha una vocazione turistica sempre più spiccata ed ha quindi bisogno di più posti letto”.
Sul Geirino l’unica piccola frizione tra Priolo e Nervi. “Sono stato molto criticato – ha incalzato Priolo rivolta all’avversaria – Oggi scopro dalle pagine de “l’Ovadese” che ho fatto il bene della città”. “Nessun componente della mia lista ha mosso critiche – la replica – lasciamo da parte le questioni personali che non servono”.