A26, nota dei viaggiatori. «Non c’è niente da festeggiare»
Dopo la riapertura di galleria Lagoscuro
Alleggerimento della pressione in direzione nord
OVADA – La coda verificatasi sull’A26 in direzione nord nella mattinata da ieri ha sicuramente contribuito a scaldare animi già caldi. A voler mettere i punti sulle “i” a proposito delle condizioni di viaggio tra il basso Piemonte e la Liguria è il Gruppo Viabilità Valli Stura e Orba. Lo spunto l’ha fornito l’annuncio della riapertura di galleria Lagoscuro, il tunnel collocato tra Masone e Ovada che in questi mesi ha provocato due scambi di carreggiata in pochi chilometri e code spesso molto allungate tra i due caselli.
«La riapertura – chiarisce l’associazione – significa un parziale ritorno a quella normalità che dovrebbe essere assicurato da manutenzioni programmate».
Sistema integrato
L’A26 è un problema dal 2019, l’anno in cui i cantieri fecero la loro comparsa dopo la chiusura imposta dalla Procura di Genova. Di seguito partì il programma di controlli e revisioni concordato tra Aspi e il Ministero dei Trasporti. Un lungo calvario per tanti viaggiatori. La riapertura di Galleria Manfreida, collocata dopo il casello di Masone in direzione sud ha se non altro contribuito ad alleggerire in problemi in direzione sud. «I lavori – prosegue la nota del gruppo a proposito di galleria Lagoscuro – paiono essere stati notevoli. Sarà il tempo a dire quanto saranno efficaci. Pensiamo però ci sia ben poco da festeggiare».
L’associazione punta il dito anche contro la situazione della viabilità ordinaria. In particolare la strada del Turchino. Nel tratto ligure c’è un ponte, situato a Campo Ligure, in cui si transita a senso unico alternato. Nel territorio di Ovada c’è il restringimento causato a Gnocchetto dalla frana più recente di qualche mese fa in prossimità del centro abitato.