Gestione Lercaro, verso l’avvio dell’era targata Proges
Dopo la conclusione dell'iter
Rogito dal notaio
OVADA – Salvo complicazione impreviste, dovrebbe essere mercoledì 29 maggio il giorno decisivo nella storia recente di Lercaro. L’attuale casa di riposo pubblica collocata tra Ovada e Tagliolo passerà sotto la gestione della cooperativa Proges, secondo l’accordo stipulato qualche tempo fa. Domani è infatti prevista la firma del rogito che darà il via libera formale all’operazione.
Sullo sfondo una struttura attraversata in questi anni da problemi di ogni tipo: crisi economica e finanziaria, necessità di rivedere gli spazi legati alle impostazioni varate dopo il Covid-19, tutela della forza lavoro tuttora in bilico in vista della trasformazione dell’Ipab in Fondazione.
Tasselli successivi
L’accordo per Lercaro nato dalla proposta di finanza di progetto avanzata dalla cooperativa sarà valido per 67 anni. Il gigante emiliano del settore ha presentato un’offerta (l’unica) di 4 milioni 727 mila euro con un rialzo del 5,4% sull’importo di partenza: la cifra corrisponde al canone da versare subito all’Ipab per consentirgli di saldare il debito storico con la coop (3 milioni). Proges dovrà curare la ristrutturazione necessaria, avviare il Nucleo Alzheimer che dovrà essere parte integrante della nuova realtà, occuparsi anche della transizione digitale necessaria all’interno della struttura.
Attualmente sono 35 gli ospiti. A regime Lercaro potrà ospitare 90 anziani, 80 in convenzione con Asl con dieci posti riservati ai privati. Il passo successivo sarà la formazione del consiglio d’amministrazione della Fondazione.