Casale: “Anteprima Grignolino e Co.” dal 18 al 20 maggio
Al Castello gusto, cultura e musica in una tre giorni ricca di spunti
CASALE – Gusto, cultura e musica al Castello di Casale dal 18 al 20 maggio prossimo grazie a “Anteprima Grignolino & Co.”
Si tratta della seconda edizione del tributo al vino autoctono più identificativo del Monferrato casalese, ricco di storia e virtù che tornerà a palesarsi nelle sue diverse sfumature e peculiarità. Per il “debutto in società”, i campioni della vendemmia 2023 verranno accompagnati da padrini e madrine d’eccezione quali sono: lo stesso Grignolino (che quest’anno celebra i suoi primi 50 anni di doc), nelle diverse tipologie e annate, la Barbera del Monferrato Casalese docg, il Rubino di Cantavenna doc e il Gabiano doc.
In programma una tre giorni per ripercorrerne la storia, apprezzarne le qualità ritrovate e/o rivisitate, ma anche per analizzarlo, conoscerlo e comprenderlo attraverso un tempo lento da consumarsi all’interno di una cornice storica, che trasuda di un grande e importante passato.
“Anteprima Grignolino & Co.”, quante sorprese
Ad arricchire l’evento di “Anteprima Grignolino & Co.”, domenica 19 maggio alle ore 10,30 nella Sala Marescalchi, si terrà un focus tecnico-scientifico, per approfondire i temi della salute della vite (Progetto Pilota su 204 vigneti alessandrini condotti dal Consorzio di Difesa Alessandria sulla Flavescenza Dorata) e per affrontare le nuove disposizioni di legge legate all’etichettatura (la soluzione digitale per gestire la lista ingredienti e i valori nutrizionali nelle etichette)*.
Tra le novità di questa nuova edizione, l’angolo dedicato ai “Vini Ospite”, cono il Timorasso e il Monferace. Poi, l’inserimento di una nuova giornata dedicata all’Ho.re.ca. e ai giornalisti/blogger di settore.
Gran apertura sabato 18 maggio, con la serata giovane di eno-food in musica con Dj Set Vinly Set by Frsnts&Friends, per un programma rock classic, pop, disco, funky e house. Durante la serata, Banco d’Assaggio curato da Ais e produttori nella corte del Castello del Monferrato con food a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato.
Domenica 19 maggio (in orario 11-19): A tu per tu con i produttori con Banchi d’Assaggio nella corte e nella Manica Lunga del Castello, food dell’Enoteca Regionale del Monferrato e visite al Centro Nazionale delle DOC Andrea Desana.
Lunedì 20 maggio (in orario 10,30-13,30): Masterclass guidata dal Presidente di Ais Piemonte Mauro Carosso e dall’enologo Mario Ronco sui vini tutelati dal Consorzio e sui campioni della vendemmia 2023 riferiti ai diversi areali di produzione, per scoprire il vino che verrà.
Prevendita ticket online. Info/prenotazioni: info@gowinet.it.
Un periodo importante
L’evento si inserisce in un anno di grandi eventi celebrativi per il Monferrato enoico quali sono; i primi 10 anni di Patrimonio Unesco Monferrato degli Infernot nell’ambito dei Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato; i 50 anni della doc Grignolino; i 60 dalla nascita delle prime doc italiane; i 100 anni dalla morte di Federico Martinotti di Villanova Monferrato (inventore del Metodo Martinotti e dell’introduzione del freddo in enologia).
Evento organizzato dal Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese con la regia di Go-Wine e in collaborazione con Ais Casale Monferrato ed Enoteca Regionale del Piemonte nell’ambito delle iniziative Gran Monferrato e Alto Piemonte Città Europea del Vino 2024 e col patrocinio della Città di Casale Monferrato. Azione rientrante nel Psr 2014-2020 Bando B 2023 Misura 3.2.1.
Focus sul Grignolino
Il Grignolino è un vino molto antico e rinomato, la cui storia è intrecciata con quella del Monferrato casalese. Durante il marchesato degli Aleramici, in Valle Ghenza figuravano contratti d’affitto con clausola di coltivare il Grignolino (XIII sec.). Mentre nel XVII secolo, i Gonzaga ne trasferirono botti dal castello di Casale a Mantova.
Durante il Regno di Casa Savoia, figurava nei menu reali e veniva annoverato tra i rossi pregiati. Con 700 vigneti mappati, il Monferrato della seconda metà dell’Ottocento era punto nevralgico e leader dell’enologia italiana. Il primo Spumante Grignolino fu quello dei Conti Callori di Vignale Monferrato (1880).
Col riconoscimento Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli Monferrato degli Infernot (2014), il Grignolino è tornato a riprendere vigore e a riconquistare importanza/dignità, con un imbottigliato in crescita (436mila bottiglie/anno); sempre più ricercato e apprezzato nelle sue tipologie tradizionale e Riserva, oltre che Metodo Classico e Metodo Martinotti con uve Grignolino, nonché Monferace.
Rubino di Cantavenna e Gabiano
Degne di curiosità anche due tra le più piccole doc italiane, quali sono il Rubino di Cantavenna e il Gabiano (rispettivamente 11mila e 7mila bottiglie nel 2021). Coltivate sull’ultimo crinale delle colline della Valcerrina che si affaccia sul grande fiume Po.
A colpire, i particolari descrittori frutto di un altrettanto particolare terroir, per l’esclusiva combinazione di suolo, microclima, esposizioni e lavoro dell’uomo. Produzioni contenute ma preziose che, proprio nella limitata tiratura, trasferiscono il percepito dell’esclusività.