Verso un mercato unico digitale dell’Ue
L'obiettivo è quelli creare un'Europa con più opportunità per cittadini e imprese
Questa settimana Osservatorio Europa, la rubrica di avvicinamento alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 de Il Piccolo, approfondisce il tema del mercato unico digitale dell’Ue che mira a dare nuove opportunità a cittadini e imprese portando l’Europa a diventare leader dell’economia digitale.
Mercato unico digitale: cosa fa l’Ue
L’Ue continua ad eliminare gli ostacoli che impediscono ai cittadini, ai governi e alle imprese di sfruttare appieno i vantaggi di Internet. Le soluzioni sono di vario tipo: l’eliminazione dei «geoblocchi», l’abolizione delle tariffe di roaming nel settore della telefonia mobile, la gestione del problema costituito dalla mancanza di accesso a Internet e dalla carenza di competenze digitali e nuove norme in materia di portabilità, grazie alle quali i cittadini, quando viaggiano all’interno dell’Ue, possono utilizzare i propri abbonamenti online a TV, giochi e servizi musicali nello stesso modo in cui vi accedono da casa.
Il mercato unico digitale, che è destinato a migliorare il commercio elettronico e la consegna dei pacchi, a eliminare i geoblocchi e a incoraggiare la revisione delle norme sull’Iva, migliorerà il contesto imprenditoriale attraverso una riforma della politica in materia di telecomunicazioni e media, la revisione delle norme sulle modalità di comportamento delle piattaforme online e la garanzia di un mondo online sicuro e protetto.
Contribuirà inoltre a stimolare l’economia garantendo la libera circolazione di dati non a carattere personale, con investimenti nelle competenze digitali e un migliore accesso ai servizi pubblici online. I cittadini e le imprese potranno più facilmente fare affari online, innovare e interagire in maniera legale, sicura, protetta ed economicamente accessibile.
La realizzazione del mercato unico digitale potrebbe apportare un contributo potenziale di centinaia di miliardi di euro l’anno all’economia dell’Ue e creare centinaia di migliaia di posti di lavoro.
La Commissione europea
La Commissione europea ha presentato la maggior parte delle proposte legislative annunciate nella sua strategia per il mercato unico digitale 2015. L’obiettivo è ora realizzare effettivamente le proposte per i cittadini dell’Ue. Ecco alcune delle iniziative già attuate:
- Con l’abolizione delle tariffe di roaming, da giugno del 2017 i cittadini che viaggiano nell’UE possono utilizzare i propri dispositivi mobili allo stesso prezzo che pagano nel loro paese di origine;
- Da maggio del 2018 i cittadini e le imprese beneficiano delle nuove norme rigorose dell’Ue sulla protezione dei dati personali;
- La Commissione mira ad offrire ai cittadini la migliore connessione internet possibile, mentre l’iniziativa;
- WiFi4EU sostiene l’installazione di hotspot wi-fi gratuiti nelle comunità locali di tutta l’Ue;
- La Commissione ha proposto nuovi strumenti per contribuire a difendere i cittadini e le imprese dagli attacchi informatici, rafforzando al contempo la sua agenzia per la cybersicurezza e, nel 2018, un centro di competenza nel settore della cybersicurezza;
- Sono state proposte nuove iniziative per varie tematiche, dalla sanità elettronica alla disinformazione, dalla trasparenza delle piattaforme online all’intelligenza artificiale, da supercomputer, 5G e tecnologie blockchain alla strategia digitale per i Balcani occidentali.
- Affinché l’UE rimanga all’avanguardia della trasformazione digitale, la Commissione propone di investire.
Occupazione e inclusione
Strettamente legato al mercato unico digitale è quindi il tema dell’occupazione: la responsabilità per le politiche occupazionali e gli affari sociali è ripartita tra l’Ue e i suoi Stati membri.
La Commissione europea si è posta quale assoluta priorità l’occupazione, la crescita e gli investimenti, sostenendola attraverso il piano di investimenti per l’Europa. Le politiche dell’Ue sono mirate a:
- creare posti di lavoro di qualità in tutta l’Ue;
- aiutare i lavoratori a trovare lavoro nel proprio paese o in un altro paese dell’Ue;
- promuovere le competenze e l’imprenditorialità;
- coordinare e modernizzare i regimi di previdenza sociale;
- garantire migliori condizioni di lavoro attraverso norme minime comuni;
- favorire l’inclusione sociale e combattere la povertà;
- proteggere i diritti delle persone con disabilità.
L’Ue eroga e coordina finanziamenti per aiutare gli Stati membri a investire nelle persone (in settori quali l’assistenza all’infanzia, l’assistenza sanitaria, la formazione, l’accessibilità delle infrastrutture e l’orientamento nella ricerca di un lavoro) nonché a riformare i loro sistemi di previdenza sociale. Il Fondo sociale europeo sta investendo 86,4 miliardi di euro per aiutare milioni di europei ad acquisire nuove competenze e a trovare un’occupazione migliore.
La garanzia per i giovani (8,8 miliardi di euro) sostiene l’occupazione giovanile garantendo che tutti i giovani di età inferiore ai 25 anni ricevano un’offerta concreta e qualitativamente valida di impiego, apprendistato, tirocinio o formazione permanente entro quattro mesi dalla fine degli studi o dall’inizio del periodo di disoccupazione.