I confini dell’Intelligenza Artificiale
Lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale presenta nuovi confini fra i Paesi e introduce nuove sfide per la competitività dei loro sistemi economici
In un video su Instagram, Mark Zuckerberg ha annunciato il lancio di Llama 3, il modello di Intelligenza Artificiale Generativa che sarà reso disponibile per tutti, in una modalità open source, utilizzabile liberamente per creare nuovi chatbot e applicazioni.
Al momento però non è disponibile in Italia. Proprio come Claude, uno dei sistemi più avanzati, sviluppato dall’americana Anthropic e finanziato da Amazon. La Cina sta sviluppando la sua AI e le ricerche evidenziano come ChatGPT, la app più diffusa, presenti una soddisfacente copertura delle lingue occidentali con evidenti limiti per quelle orientali o meno diffuse. Anche per questo, l’Islanda sta collaborando con OpenAI per arricchire il patrimonio di contenuti testuali, audio e video locali così da non disperderne la cultura, perpetuarne i valori.
Una lettura geopolitica della AI
Di fronte ad una tecnologia che richiede, in misura crescente, investimenti in materiali, potenza di calcolo, risorse energetiche, dati e leggi che ne permettano l’uso, l’Arabia Saudita ha inteso proporsi come il Paese in grado di sperimentarne i futuri sviluppi. L’Europa, che presenta il caso della francese Mistral, sembra in ritardo anche se, con l’AI Act, si è posta all’avanguardia nel tentare di regolamentare gli impieghi più rischiosi di questa tecnologia.
A questi proposito, c’è chi si afferma che il nostro continente si limiti a frenare l’innovazione laddove invece altrove la si promuova. Forse è vero, ma cosa sarebbe stato della AI se, a finanziarla, non vi fossero stati giganti come Microsoft, Google ed Amazon?
Se BigTech è per il momento destinato a rimanere un cittadino della Silicon Valley, o del sempre più competitivo Texas, e a guidare l’innovazione, alle imprese italiane ed europee compete l’altrettanto grande compito di individuarne gli impieghi e di eccellere nella sua applicazione. Anche per distribuirne i benefici all’intera società. Non è un’impresa da poco.