Lega: "Centrale Latte, assordante silenzio di sindaco e Giunta"
ALESSANDRIA - La segreteria cittadina della Lega, guidata da Alessandro Rolando, interviene sul 'caso' Centrale del Latte. "L'assordante silenzio del…
ALESSANDRIA – Quello della Centrale del Latte è un “disastro annunciato”. Lo scrive la segreteria di Alessandria della Lega, che se la prende con il sindaco Giorgio Abonante e la sua Giunta dopo che gli amministratori hanno detto di avere fatto tutto il possibile (e anche di più) per salvarla “inseguendo il sogno di un’azienda ancorata al territorio e controllata dai soci locali che non ha retto alla prova dei fatti”.
“Ma come possono amministratori locali esprimersi in questi termini? – chiedono i leghisti – La prova dei fatti è che da due anni il sindaco Abonante e la sua maggioranza Pd-5 Stelle si sono ‘lavati le mani’ del dramma della Centrale del Latte e dei suoi lavoratori, e il ‘tutto il possibile’ di cui parlano è stato il nulla. Un disimpegno grave e colpevole, là dove la Lega aveva chiesto a gran voce che il Comune di Alessandria, in qualità di socio pubblico, si facesse carico in Assemblea dei Soci di promuovere la redazione di un piano di Risanamento Societario a tutela dell’azienda, anziché girarsi dall’altra parte, e tentare (invano) di cedere le sue quote residue”.
Lega: "Centrale Latte, assordante silenzio di sindaco e Giunta"
ALESSANDRIA - La segreteria cittadina della Lega, guidata da Alessandro Rolando, interviene sul 'caso' Centrale del Latte. "L'assordante silenzio del…
Secondo la Lega, infatti, “la fine della Centrale del Latte non era scritta nel firmamento, e non è dipesa neppure solo da errate scelte aziendali, come affermano i sindacati. Semmai è mancato un serio progetto di rilancio, ed è proprio su questo fronte che un sindaco con senso di responsabilità avrebbe potuto muoversi, facendo del socio Comune l’interlocutore diretto di investitori privati potenzialmente interessati ad un’eccellenza del settore caseario, patrimonio culturale ed identitario di tutto il territorio. Abonante non ci ha neanche provato, questa è la verità”.
Le speranze, spiegano alla Lega, sono riposte in “qualche imprenditore lungimirante, capace di investimenti importanti. (…) In gioco c’è l’occupazione di tanti lavoratori, dipendenti e collaboratori dell’azienda di viale Massobrio, ma anche il futuro di un’intera filiera di produttori che almeno per il momento dovranno conferire altrove il loro latte”.