Allianz Derthona, sfuma il sogno scudetto Under 19
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TORTONA – “Abbiamo giocato, gioito, sognato e pianto, di gioia. Le nostre finali Nazionali saranno per sempre un meraviglioso ricordo. Per noi e soprattutto per questi meravigliosi ragazzi. Un’esperienza di cui andiamo tutti molto orgogliosi”. Vibra ancora di emozione la voce di Andrea Ablatico, responsabile organizzativo e colonna del settore giovanile del Derthona Basket. Sono passati alcuni giorni dalla finale persa a Chiusi dall’Allianz Derthona contro l’Olimpia Milano, ma il ricordo di questa esperienza resta intenso e forte.
Il Derthona Basketball Lab, targato Allianz, è vicecampione d’Italia. Un risultato storico per il club tortonese e per il gruppo di coach Luca Ansaloni. “Abbiamo fatto una stagione fantastica – attacca Ablatico – . Siamo stati primi nel girone, abbiamo perso in volata e per episodi la Next Gen e siamo arrivati in Finale scudetto. Abbiamo dominato… peccato che ci sia stata una squadra come Milano che ha dominato di più. Bisegna ammettere che loro sono stati bellissimi. La finale? Ovvio che quando ci arrivi la vuoi vincere, ma non c’è rammarico per come è andata. Qualcuno mi ha detto: “Ci riproviamo l’anno prossimo”…. Io dico: “Contestualizziamo, non è consueto per il Derthona BasketBall Lab fare le finali Nazionali. Il nostro compito è mettere insieme giocatori che possono diventare giocatori di Serie A”.
Tortona sotto i riflettori anche del giovanile, come mai prima. Soddisfatto? “Molto. Abbiamo chiuso questo primo triennio di lavoro con grandi risultati. Teniamo conto che ci misuriamo con società che hanno un bacino d’utenza molto grande e possono contare su numeri di reclutamento molto diversi dai nostri. Noi abbiamo una foresteria per i ragazzi che arrivano da fuori di 13-14 posti e un bacino di utenza di 25 mila abitanti. Ma siamo contenti così. Anche perché la società, che ci sostiene sempre, anche a Chiusi ci è stata molto vicino: Picchi, Gavio, Bartocci ci hanno fatto davvero sentire importanti”.
Ora molti di questi ragazzi lasceranno Tortona per disputare il primo anno Senior. Bello vederli affrontare il “basket dei grandi”, ma immagino ci sia il dispiacere di “perderli”. E’ così? “Esattamente. Il bello e allo stesso tempo il brutto del nostro lavoro. Il pensiero di non averli ancora con noi l’anno prossimo mi stringe il cuore. I ragazzi piangevano tutti la sera dopo la finale, per l’esperienza vissuta insieme e per i rapporti umani che, sono convinto, restano e si porteranno dietro per tutta la vita”.
Conte, Baldi, Errica, Josovic… quali sono le riflessioni per i ragazzi che vanno e per quelli che prendono il loro posto? “Quattro o cinque elementi del gruppo Under 19 sono pronti per la Serie B o l’A2. Come ha fatto quest’anno Andrea Loro (in prestito a Lissone in B e premiato come miglior Under 21 del campionato, ndr). Noi ripartiamo con un nuovo triennio dall’Under 17 che è un discreto gruppo che si giocherà con Pesaro lo spareggio per entrare nelle Finali nazionali di categoria. E poi lasciatemi fare un pensiero per Pietro Lisini che a causa di un infortunio ha perso la stagione e che terremo con noi come fuori quota per fargli recuperare il tempo perduto”.
Walter De Raffaele a capo della prima squadra e Luca Ansaloni condottiero del settore giovanile…. Com’è il rapporto con questi due bravissimi tecnici? “Dicevo prima: obiettivo creare giocatori che possono essere utili alla prima squadra e magari giocare in Serie A. Stiamo lavorando per quello. Con De Raffaele c’è molta sintonia. Ha sempre un occhio sul settore giovanile per individuare i ragazzi che possono ambire ad affacciarsi alla prima squadra. Con Ansaloni c’è anche un grande rapporto umano e con lui i giocatori sono cresciuti tantissimo durante l’anno”.
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