Alessandria 856: il “Gran Gagliaudo d’Oro” ad Antonio Maconi
Questa mattina a Palazzo Rosso consegnate le onorificenze della città
ALESSANDRIA – Alessandria celebra i suoi 856 anni con un “Gran Gagliaudo d’Oro” al dottor Antonio Maconi.
856 anni dalla data del 3 maggio 1168 individuata – come ha ricordato il sindaco emerito Mara Scagni nel corso del Consiglio comunale aperto – “da Umberto Eco e dal professor Pestarino perché maggio è il mese della rinascita e il 3 il giorno successivo alle celebrazioni dei lavoratori”.
Una giornata, quella di oggi, iniziata con la messa in duomo officiata dal vescovo Guido Gallese e con la consegna delle onorificenze comunali a Palazzo Rosso.
Maconi e le onorificenze
A chi sono andate onorificenze e civiche benemerenze?
Gran Gagliaudo d’Oro
- Antonio Giovanni Maconi per l’impegno profuso nell’ambito della Ricerca e innovazione medico-scientifica, della solidarietà sociale e delle istituzioni
Gagliaudo d’Oro
- Don Maurilio Guasco per l’impegno profuso nel campo nell’ambito della cultura
- Roberto Mutti per l’impegno profuso nell’ambito del commercio
- Gilberto Preda per l’impegno profuso nel campo nell’ambito dell’impresa
- Carla Maria Saio in Rolandi per l’impegno profuso nell’ambito dell’impresa
Attestati di Benemerenza
- Alfredo Canobbio per l’impegno profuso nell’ambito civico
- Tiziana Ferro per l’impegno profuso nell’ambito del commercio
- Giovanni Lucchini per l’impegno profuso nell’ambito civico
- Giorgio Melchioni per l’impegno profuso nell’ambito civico
- Luciano Orsini per l’impegno profuso nell’ambito della cultura
- Angelo Paladino per l’impegno profuso nell’ambito dell’impresa
- Alessandra Vinciguerra (prefetto) per l’apporto e la dedizione istituzionale, per la sensibilità nel valorizzare massimamente la Comunità alessandrina
Maconi: “Punto di partenza”
Toccato dal riconoscimento, in precedenza consegnato anche a Umberto Eco, il dottor Antonio Maconi, presidente di Solidal Onlus e direttore del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (Dairi) dell’Aou Al.
“Ringrazio chi ha pensato a me – le sue parole – Penso che sia un riconoscimento all’impegno mio e di tante persone per cercare di dare un significato al fatto di essere membro di una comunità. Tanto è stato costruito in diversi settori e anche lavorando per gli 850 anni della città c’è stata possibilità di dare contributi. È comunque un punto di partenza, nonostante i miei capelli bianchi”.
La festa prosegue
La festa della città, però, proseguirà al pomeriggio: alle 16.15 nella Corte del Comune cerimonia di svelamento dell’opera-installazione “9 sedie” (1993) – serie “Indefinito” – dell’artista contemporaneo alessandrino Carlo Ciarli. Con omaggio musicale della Civica banda musicale “G. Cantone”.
A seguire, trasferimento al Museo Civico di Palazzo Cuttica (via Parma 1) dove, alle 17, si terrà l’inaugurazione dell’esposizione dell’opera in terracotta invetriata “San Giorgio” (1931-1938) di Lucio Fontana. Facente parte delle Civiche collezioni museali e mai esposta al pubblico in tempi recenti. Una delle sorprese più belle – e inattese – del programma della “San Giorgio 2024”.
A corollario verrà esposta anche un’opera dell’alessandrino Mario Fallini intitolata “Lucio Fontana”, che intende essere un omaggio da parte dell’autore al grande artista. Tagli e i buchi trasformano un’immagine in un testo, diventando l’alfabeto morse con cui Fallini scrive sull’opera “Lucio Fontana”…
Alle 18, infine, nella tensostruttura allestita in piazzetta della Lega per la “San Giorgio” enogastronomica dedicata quest’anno all’agnolotto – 32 i locali aderenti con menù dedicati per l’intero weekend – arriverà Eleonora Riso, la vincitrice di Masterchef 2024. Uno spazio, quello all’ombra dell’Obelisco, che sia domani che domenica sarà animato dalle associazioni agricole con laboratori, show cooking, assaggi e degustazioni.