Cassinelle, corsa contro il tempo per non perdere il forno
Una bottega identitaria che rischia di scomparire
Si cerca chi la rilevi
CASSINELLE – Si cerca una soluzione a Cassinelle per ovviare all’imminente chiusura de “Il fornaio”, la bottega gestita dal 2019 da Guido Tortarolo. Il titolare ha optato per un’opportunità di lavoro diversa. Il paese a cavallo di Ovadese e Acquese rischia di perdere un servizio fondamentale.
«Faccio il pane – spiega Tortarolo – da quando ho 14 anni. Nel 2019 sono tornato a questo lavoro dopo una pausa obbligata per un’allergia alle farine che avevo sviluppato. Ma ora ho avuto un’opportunità diversa e non posso rifiutarla». Ci sono due mesi per provare a salvare l’attività.
Fulmine a ciel sereno
L’atmosfera è quella tipica delle botteghe di paese come Cassinelle. Una chiacchiera con i clienti abituali, il profumo fragrante del pane e della focaccia che si diffonde in via Colombara. «Il Comune – afferma Roberto Gallo, sindaco del paese – ha dichiarato la disponibilità sia alla proprietà (Beretta) che a Tortarolo di mettersi a disposizione in eventuali trattative nel ruolo di facilitatore. In una realtà come la nostra parliamo di un servizio primario equiparabile alla farmacia». Negli ultimi anni a vedere l’apertura di diverse attività è stata frazione Bandita con “La bottega di Lalo” e la trattoria da Ponci” che ha rimpiazzato “Il Campanile”.
Situazione diversa per il centro del paese che può contare su un altro alimentari con i gestori dall’età abbastanza avanzata. Ecco perché l’attuale situazione porta più di una preoccupazione. «A 14 anni – racconta Tortarolo – davo una mano al gestore del panificio di Morbello. L’allergia mi ha spinto a un’alternativa nella grande distribuzione ma non era la mia dimensione. Oggi lavoro con le protezioni (guanti e mascherina ndr)». Sullo sfondo il problema del depauperamento commerciale dei piccoli centri. Lo strumento utile per incentivare l’impegno dei privati arriva dal Gal con i fondi messi a disposizione con gli appositi bandi. L’area di riferimento per la clientela sarebbe più ampia rispetto al paese. In passato la focaccia de “Il fornaio” è stata a lungo considerata un’eccellenza della quale andare fieri molto appetita anche a Genova grazie ai villeggianti che se la riportavano nella loro abitazione principale. «Partirò con il mio nuovo lavoro – conclude Tortarolo – tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Sono disposto anche a venire incontro a nuovi compratori. Ma oltre questa data non potrò andare». Fa eco Gallo: «Insomma, ci sarebbero le premesse per rilevare un’attività e sono certo che i cittadini farebbero la loro parte.