ALESSANDRIA – In occasione del “Compleanno della Città di Alessandria”, idealmente collocato nella giornata del 3 maggio e celebrato con un Consiglio Comunale aperto lo stesso venerdì mattina, si sviluppa una serie di appuntamenti che hanno come comune denominatore la valorizzazione del patrimonio culturale alessandrino, inteso come componente essenziale dell’identità della Città.
Protagonista di tre giorni di festeggiamenti è uno dei prodotti più tipici del territorio: l’agnolotto.
“La San Giorgio 2024 presenta elementi di innovazione”, afferma il Sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, “Arte, territorio, gastronomia sono legate dal fil rouge di una tradizione che si avvicina ai 500 anni di storia e quindi si propone come elemento di identità cittadina”.
“Come assessore al commercio agricoltura e artigianato ho voluto coinvolgere in questo percorso i soggetti che rappresentano l’importante filiera agroalimentare nelle varie declinazioni territoriali”, aggiunge Giovanni Berrone, “Le associazioni degli agricoltori hanno risposto con entusiasmo e nelle giornate da venerdì 3 a domenica 5 maggio saranno presenti con diverse, interessanti iniziative a cui darà il via Alexala nella struttura appositamente allestita in Piazzetta della Lega col giornalista Luca Ferrua fra gli altri, per parlare dei diversi aspetti della produzione agroalimentare delle nostre terre. Si esalterà il “prodotto” più “iconico” della nostra tradizione gastronomica, l’agnolotto, nelle sue ghiotte varianti”.
Per celebrare degnamente questa tradizione culinaria, ben trentun ristoratori alessandrini hanno risposto con entusiasmo all’appello lanciato dall’Amministrazione, facendo squadra per proporre menù degustazione al prezzo concordato di 35 euro, menu nei quali agnolotti e ravioli sono esaltati nelle diverse ricette e accompagnati da vini del territorio.
Agnolotto, storia e leggende
Secondo leggende popolari gli agnolotti prendono il nome dall’inventore di questa pasta ripiena: un cuoco monferrino di nome Angiolino, detto Angelòt. Un’altra storia sostiene che il nome provenga dal piemontese anolòt, attrezzo di ferro utilizzato per tagliare la pasta a forma di anello.
In realtà l’origine dell’agnolotto è molto più antica, tant’è che nel Grande Dizionario della Lingua Italiana (1961, Salvatore Battaglia) agnellotti è attestato a partire da Michelangelo Buonarroti, pronipote dell’artista, vissuto tra il 1568 e il 1646.
Gastronomia, ma anche arte contemporanea
Un fine settimana dedicato anche all’arte con l’esposizione di opere d’arte contemporanea dal particolare valore simbolico, come il “San Giorgio” di Lucio Fontana, preziosa terracotta invetriata ispirata al tema iconografico del “Santo cavaliere” fortemente legato all’antica fiera di San Giorgio istituita nel 1525, per concessione di Francesco II Sforza Duca di Milano. Sarà esposta nel Museo Civico di Palazzo Cuttica dal 3 maggio al 7 luglio, accanto ad un’opera con cui l’artista alessandrino Mario Fallini ha inteso rendere omaggio a «Lucio Fontana» fondatore del movimento spazialista.
Un evento che nel pomeriggio di venerdì 3 maggio sarò preceduto, nel cortile del palazzo Comunale, dalla presentazione dell’opera-installazione «9 sedie» dell’artista alessandrino Carlo Ciarli, a rappresentare un dialogo diretto con lo spazio circostante capace di far posare l’attenzione su ciò che non noteremmo.
Con la San Giorgio ci sarà l’opportunità di riscoprire il patrimonio storico-architettonico della città; sabato e domenica si apriranno le porte dei palazzi storici della città per visite guidate gratuite Palazzo Comunale, con gli affreschi di Pietro Sassi, e Palazzo Cuttica, dove ogni sala è in grado di raccontare una storia; oltre a due novità ovvero la possibilità di accedere a due preziose sagrestie, quella della Cattedrale e della chiesa di Nostra Signora del Carmine.