Casale, la dinamica del furto da film alla Angelo Minetti
Dopo quello alla Sanpaolo, un altro colpo da manuale. Il commando, composto da una ventina di uomini, ha blindato la zona industriale con furgoni e autocarri per garantirsi il tempo del colpo e la fuga
CASALE – A Casale, nella scorsa notte, è andato in scena un altro furto da film d’azione dopo quello avvenuto qualche mese fa alla filiale della banca Intesa Sanpaolo.
La ricostruzione
Una ventina di persone, secondo le prime sommarie ricostruzioni, avrebbero letteralmente militarizzato l’area di via Giovanni e Luigi Cerutti, in zona industriale, all’altezza dell’autocarrozzeria Moderna. Mentre un gruppo irrompeva all’interno dei magazzini della Angelo Minetti (azienda casalese del settore moda nota nell’ambiente), un altro si occupava di bloccare le vie d’accesso per garantirsi il tempo e un percorso di fuga sicuro.
Per sbarrare il passo alle forze dell’ordine, gli uomini del commando hanno utilizzato furgoni e autocarri reperiti in zona. Posizionati in diverse parti dell’area industriale, hanno poi tagliato le gomme ai mezzi per rendere ancora più complessa la loro rimozione. Sempre in prossimità degli sbarramenti, i malviventi hanno riversato anche centinaia di chiodi.
Dentro ai magazzini della Angelo Minetti
Dopo aver “cinturato” l’intera area, garantendosi una via d’uscita sicura e una protezione, i banditi sono entrati nei magazzini della Minetti, a quel punto senza curarsi dei sistemi di allarme. Sistemi d’allarme che sono regolarmente scattati avvisando anche il servizio di guardie private.
Sul posto, stando alle prime indiscrezioni, sarebbe giunta una pattuglia di vigilanti che poco ha potuto fare di fronte ad un tale spiegamento di forze. Nell’arco di dieci minuti i malviventi hanno fatto razzia di quanto sono riusciti a caricare sui loro mezzi, prima di dileguarsi.
Auto e furgoni rubati per realizzare gli sbarramenti sarebbero una quindicina e sono tutti stati posti sotto sequestro dai Carabinieri di Casale (che stanno conducendo le indagini su quanto accaduto) e messi a disposizione dei reparti della Scientifica di Alessandria.