Standard di sicurezza alimentare: il rapporto Ue-Stati Uniti
Sono così lontani i due sistemi normativi rispetto al commercio alimentare?
Parlando di sicurezza e insicurezza alimentare, non si può non parlare anche dei relativi standard che l’Unione Europe prevede nelle normative con riferimento agli alimenti e al commercio. Per questo Osservatorio Europa, la rubrica di avvicinamento alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 de Il Piccolo, approfondisce questa settimana il tema degli standard di sicurezza alimentare e del rispettivo rapporto Ue-Stati Uniti.
Standard di sicurezza alimentare: il caso Usa
Emblematica è la ripartenza, dopo 10 anni, del commercio di molluschi (cozze, vongole, ostriche e capesante) tra Usa ed Europa. A fine febbraio è stato infatti raggiunto un accordo da Washington e Bruxelles sul riconoscimento di alcuni standard di sicurezza alimentare reciproci. Sono molte le prospettive per cui questo possa essere considerato un avvicinamento tra due universi con sistemi normativi molto diversi.
Infatti non si tratta di un caso isolato, bensì di un processo continuo che sta assottigliando sempre più la distanze. L’impressione, all’esterno, è che le opinioni pubbliche sul tema di questi due sistemi siano agli antipodi:
- attenta ai profili salutistici e ambientali, prudente di fronte all’evoluzione tecnologica applicata agli alimenti, quella europea;
- più aperta allo sviluppo della scienza e meno ‘spaventata’ dalle conseguenze sull’ambiente e sulla salute derivanti dalla commercializzazione di prodotti diversi da quelli convenzionali, quella nordamericana.
Questa visione però non è totalmente corretta. Il diritto europeo (e quindi anche quello italiano) si contraddistingue per un’applicazione del principio di precauzione. Si tratta di un’autorizzazione sanitaria preventiva al commercio di alimenti che li presuppone completamente privi di rischi per la salute, un complesso sistema di agenzie a livello ‘centrale’ europeo e nazionale, una attenzione regolatoria ai profili di sostenibilità ambientale dell’attività produttiva e una suddivisione tra scelta politica di gestione del rischio.
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Ma con l’adozione del Food Safety Modernization Act (FSMA) nel 2011, gli Usa hanno sostanzialmente ricalcato il sistema alimentare europeo di food safety, coniugando principio di precauzione ed esigenze di libera circolazione dei prodotti. Perciò, anche nel diritto stelle e strisce – seppur con tutte le sue peculiarità in quanto fondato sulla common law – assumono centralità la filiera alimentare, l’etichetta e i messaggi sulle proprietà del prodotto alimentare, nonché le istituzioni, come la Food and Drug Administration.