Ipotesi di maltrattamenti alla figlia di 3 mesi: mamma ai domiciliari
ALESSANDRIA - I giudici del Tribunale di Alessandria hanno concesso i domiciliari a Giuseppina R.. La mamma arrestata a fine…
BISTAGNO – Maltratta l’anziana che viveva con lei e quando arrivano i carabinieri per un controllo li aggredisce: arrestata 63enne. La vittima, 83 anni, era costretta a vivere in una situazione di degrado e a dormire in un letto pieno di immondizia ed escrementi.
L’azione del giudice tutelare
I fatti si riferiscono al 20 marzo scorso. Era stata l’amministratrice di sostegno dell’83enne, avvocato Erika Peruzzo, a informare il giudice tutelare di non riuscire a incontrare liberamente l’anziana. Quest’ultima era accudita da una amica di famiglia, forse addirittura lontana parente che, di fatto, si occupava della gestione quotidiana dell’anziana.
Ma l’amministratore di sostegno non riusciva a verificare le condizioni di vita dell’83enne perché, nell’ultimo periodo, poteva incontrarla solo fuori dalla sua abitazione, per strada, o, comunque, in altri luoghi concordati con la 63enne.
Vista la situazione, il giudice tutelare ha disposto un controllo. I carabinieri hanno effettuato un primo intervento nell’abitazione dell’83enne, in Regione Colombano. Ma la donna non c’era.
Così, hanno deciso di ispezionare la casa in regione Panasca, luogo riconducibile alla donna che si era assunta, in sostanza l’incarico di vivere con l’anziana, accudendola.
E’ proprio in quell’abitazione che si sono svolti i fatti che hanno portato all’arresto. Perché la 63enne si è opposta alla verifica. Ne sarebbe nata una colluttazione durante la quale un militare è rimasto lievemente ferito.
Ipotesi di maltrattamenti alla figlia di 3 mesi: mamma ai domiciliari
ALESSANDRIA - I giudici del Tribunale di Alessandria hanno concesso i domiciliari a Giuseppina R.. La mamma arrestata a fine…
Un comportamento che ha portato alla contestazione del reato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Il sopralluogo ha poi permesso agli inquirenti si fotografare le condizioni in cui viveva l’anziana: degrado e sporcizia.
Il provvedimento dei carabinieri è stato convalidato, il Gip ha disposto il braccialetto elettronico per evitare che la 63enne (assistita dall’avvocato Giuseppe Amedeo Caratti, del foro di Savona) si avvicini all’amica che, al momento, è stata trasferita in una struttura protetta ed è in buone condizioni.