Aou Al, il Nordic walking per la Giornata mondiale dell’Emofilia
Appuntamento mercoledì alle ore 16 in piazza Perosi, ad Alessandria
ALESSANDRIA – Mercoledì 17 aprile sarà la Giornata mondiale dell’Emofilia. Per l’occasione, il Centro emostasi e trombosi dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Alessandria ha programmato un evento con al centro il Nordic walking.
Un’attività, quest’ultima, che unisce le virtù della fisioterapia con i benefici della camminata. Promuovendo e sviluppando la cultura e la disciplina del cammino in tutte le sue forme, migliorando la coordinazione, l’equilibrio e il tono muscolare.
Ed è proprio da che cos’è il Nordic walking e del perché è consigliato per il paziente emofilico che si aprirà alle 16 l’evento del 17 in piazza Perosi (lato Università). Per poi proseguire, dopo la fornitura dei bastoncini e l’illustrazione del loro utilizzo, con una passeggiata in compagnia dei professionisti del Centro emostasi e trombosi diretto da Roberto Santi. Al termine coffee break al Cafè Post. Per informazioni e prenotazioni: centroemostasietrombosi@ospedale.al.it.
Conoscere l’emofilia
Grazie a un’attività fisica costante e allo screening ecografico oggi è possibile evitare e prevenire problemi articolari e perdita di mobilità. Per questo motivo il progetto di Nordic walking è al centro di un progetto condiviso con l’Urps-Unità di ricerca delle professioni sanitarie, il settore afferente al Dairi – Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, diretto da Antonio Maconi.
È infine da ricordare che l’emofilia è una delle linee di ricerca dell’Unit Disease, cioè un’unità elementare di medicina traslazionale che ha come obiettivo l’interazione tra la ricerca di base e la ricerca clinica sulle malattie emorragiche e trombotiche. Che è coordinata da Roberto Mario Santi e attivata con l’Università del Piemonte Orientale.
Per approfondire la tematica dell’emofilia e del Nordic walking è disponibile da oggi anche un video sul canale YouTube dell’Aou Al con l’intervento del dirigente medico del Centro Jacopo Agnelli e la testimonianza di un paziente.