Al Vinitaly anche Tajani e Zangrillo brindano per il Brachetto
Al salone internazionale del vino il riconoscimento di 'Vitino dell'anno' piemontese. Insieme a Cirio, Protopapa e Ricagno anche i due ministri della Repubblica
VERONA – Ieri, domenica 14, a Verona in occasione dell’apertura del Vinitaly 2024 in programma fino a mercoledì 17, il Brachetto d’Acqui è stato ufficialmente eletto ‘Vitigno dell’anno’ del Piemonte.
Alla presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani, del ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protoapapa e del presidente di Land of Wine Francesco Monchiero, al Padiglione 10 ‘Area Piemonte’ è avvenuto il simbolico passaggio di testimone tra Bartolomeno Merlo, presidente del Vitigno Erbaluce, premiato nel 2023, e il presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Acqui Paolo Ricagno.
“Ora pensiamo al futuro del nostro Docg”
“Quello della Regione Piemonte – ha dichiarato Paolo Ricagno – è un riconoscimento importante a un vitigno che ha dato molto e che ancora ha molte cose da dire. Cedo sia importante che ora si pensi al futuro di una denominazione storica e importante che contribuisce in modo determinante al patrimonio viticolo e vinicolo del Piemonte”.
“Il brachetto – ha aggiunto l’assessore regionale Marco Protopapa – è un vitigno con caratteristiche uniche nel suo genere che merita di essere valorizzato e considerato a livello nazionale e internazionale per la sua unicità. Produttori e Consorzio di Tutela sono tutti coinvolti in questa opportunità di promozione che vede le aziende agricole quali protagoniste di questo riconoscimento”.
Nei giorni del Vinitaly, nell’area Piemonte gestita da Piemonte Land – il consorzio che riunisce i Consorzi vitivinicoli piemontesi – in virtù della proclamazione a vitigno dell’anno tutti i brindisi ufficiali sono base di vini da uve brachetto, dal Brachetto d’Acqui docg all’Acqui docg Rosé all’Acqui docg.