La transizione digitale nell’Ue: a che punto siamo?
Il Covid ha accelerato la conoscenza tecnologica dei cittadini europei. Ma non sono alla portata di tutti
La transizione digitale è una delle maggiori sfide, insieme a quella climatica, a cui è chiamata a rispondere in maniera proattiva l’intera Unione Europea. Osservatorio Europa, la rubrica de Il Piccolo avvicinamento alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024, prova a indagare a che punto siamo.
La transizione digitale, a che punto siamo?
Se parliamo di questo tema, c’è da dire che la pandemia di Covid 19 ha impresso un’improvvisa quando decisa (e necessaria) accelerazione alla transizione dell’Europa verso il mondo digitale.
Tuttavia non tutte le tecnologie sono nella disponibilità di tutti, o non tutti i cittadini dispongono delle competenze necessarie per utilizzarle al meglio. L’Ue intende fare in modo che i prossimi dieci anni costituiscano il decennio digitale dell’Europa e sta lavorando per garantire che la trasformazione digitale funzioni per tutti e non soltanto per pochi.
Ciò significa, ad esempio, garantire che tutti abbiano l’accesso a internet ad alta velocità e posseggano le competenze necessarie per sfruttare le possibilità del mondo digitale. Allo stesso tempo nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale stanno trasformando il mondo coi numerosi vantaggi ma anche nuove preoccupazioni.
La transizione digitale e l’uso più intelligente delle tecnologie saranno cruciali anche per aiutare l’Ue a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e a realizzare gli obiettivi del Green Deal europeo.
- un continente tecnologicamente esperto, con una popolazione dotata di competenze digitali e professionisti altamente qualificati nel settore digitale;
- infrastrutture digitali sicure, affidabili e di eccellenza;
- un’alta percentuale di imprese digitalizzate in Europa;
- servizi pubblici modernizzati rispondenti alle esigenze della società.
Il programma per l’Europa digitale, che è il primo nel suo genere, ha una dotazione di bilancio di 7,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 e finanzierà progetti in settori importanti quali l’intelligenza artificiale, il supercalcolo, la cibersicurezza e le competenze avanzate. Nell’ambito del piano dell’UE per la ripresa, i passi dell’Unione devono destinare ad iniziative digitali almeno il 20 % dei fondi che ricevono da NextGenerationEU.