Bassignana: a Sandro Pertini il salone della Rsa Muzio Cortese
La cerimonia ieri alla presenza di tante autorità. I giardini della struttura intitolati alla moglie del presidente, Carla Voltolina
BASSIGNANA – Si è tenuta ieri la cerimonia di intitolazione del Salone della Rsa Residenza Muzio Cortese di Bassignana alla memoria di Sandro Pertini, storico presidente della Repubblica, nonché dei giardini della medesima struttura a sua moglie, Carla Voltolina Pertini. Presenti i rappresentanti della Regione Piemonte e il Presidente della Provincia di Alessandria, Enrico Bussalino.
L’iniziativa, fortemente voluta dalla signora Albertina Gasparoni, originaria di Bassignana e già segretaria personale del presidente della Repubblica Pertini nonché del suo predecessore Giovanni Leone e del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, è stata accolta e promossa con entusiasmo dall’associazione Memorial Cristian Zucconi.
Con il sostegno e la collaborazione di Rsa Residenza Muzio Cortese, il patrocinio del Comune di Bassignana e in partnership con Lions Club Valenza Host e Croce Rossa Italiana Comitato di Alessandria-Unità territoriale di Valenza.
Quanti ospiti in Rsa
Davvero numerosi gli ospiti presenti alla cerimonia di scopertura della targa, che recita “A Sandro Pertini, Presidente della Repubblica Italiana (1978-1985). Combatté per la libertà di tutti, insegnandoci che l’onestà è una via da seguire sempre. Presidente e soprattutto uomo fra la gente, ci ha resi ancor più orgogliosi di essere italiani”.
Oltre ai rappresentanti delle realtà che hanno collaborato all’evento – tra cui Natascia Ghidetti e Alberto Bolognini (rispettivamente presidente e direttore della Rsa Muzio Cortese), Luca Ballerini (presidente Lions Club Valenza Host) e Giusy Nicolosi (responsabile Croce Rossa Italiana Comitato di Alessandria-Unità territoriale di Valenza – molte le autorità che hanno partecipato a questa iniziativa.
Presenti, per la Regione Piemonte, Vittoria Poggio (assessore alla Cultura) e Marco Protopapa (assessore all’Agricoltura), per la Provincia di Alessandria, il presidente Bussalino, per la Croce Rossa Italiana, i vertici regionali con il presidente Vittorio Ferrero e i rappresentanti provinciali con le Sorelle volontarie. Importante rappresentanza anche per le Forze Armate, tra cui il Comandante di Compagnia dei Carabinieri di Alessandria, Maggiore Davide Sessa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Alessandria, Colonello Massimiliano Rocco, e il Comandante di Compagnia della Guardia di Finanza di Valenza, Comandante Giuseppe Serio. In rappresentanza dei sindaci, oltre alla “padrona di casa” Eleonora Vischi di Bassignana, anche Lino Pettazzi (Fubine), Elisabetta Tinello (Rivarone) e Andrea Bortoloni (Pecetto di Valenza).
Presenti, infine, con grande partecipazione e sventolando bandierine tricolore, anche gli alunni della Scuola Primaria di Bassignana, accompagnati dal dirigente didattico Commendator Maurizio Primo Carandini e dalle insegnanti. I bambini hanno fatto omaggio di una personale targa commemorativa, realizzata in classe.
L’origine bassignanese
Un connubio, quello tra i valori della nostra Patria e del volontariato, nato dal desiderio della signora Gasparoni – la cui famiglia ha origini bassignanesi – di lasciare una memoria tangibile della storia italiana all’interno della comunità che la vide bambina.
Da qui, l’idea di chiedere supporto, per concretizzare il suo progetto, ad Andrea Zucconi, presidente dell’associazione no profit fondata a Bassignana e attiva nell’Alessandrino con i numerosi interventi di sostegno solidale rivolti alle fasce fragili, alla disabilità e, in generale, alla popolazione. Proposta subito accolta non solo dal Memorial Cristian Zucconi ma anche dalla dirigenza della Rsa, legata all’associazione in quanto destinataria, negli anni, di importanti donazioni di materiale per i suoi ospiti. L’evento è stato reso possibile anche grazie alla partnership consolidata fra Memorial, Croce Rossa Italiana Comitato di Alessandria-Unità territoriale di Valenza e Lions Club Valenza Host.
«Fu un anno particolarmente travagliato il 1978 – ricorda la signora Gasparoni – con il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, le dimissioni del Presidente della Repubblica Leone, la morte di due Papi a un mese di distanza l’uno dall’altro… Ma fu anche l’anno in cui Sandro Pertini venne eletto Presidente. Siccome Pertini portò pochissimo seguito di entourage al Quirinale, cercando una figura con determinate caratteristiche ed esperienza e che fosse già presente in amministrazione, scelse me, che ero stata segretaria personale di Moro e Leone. Per me fu un anno meraviglioso, ricco di aneddoti felici, a tratti complicato ma indimenticabile. Ho potuto ascoltare dalla voce diretta del Presidente i racconti del confino, dei segni lasciati dalle percosse durante la prigionia, della sua passione politica. Era un uomo gentile, attento agli altri, che si esponeva in prima persona anche per le piccole cose della gente comune. Quanto alla moglie, Carla, era una donna di polso, indipendente, che non voleva saperne di vivere al Quirinale e preferiva stare in corsia accanto ai malati. Riteneva importantissimo fare volontariato e non voleva essere d’intralcio al marito, preferendo che ognuno percorresse la propria vita… Dopo la morte di Pertini, il nostro legame si consolidò. Ricordo le ore trascorse con lei a parlare, nel suo piccolo attico di 36 metri quadri e da quel momento non solo non ci siamo più lasciate, anzi, per me fu proprio una seconda mamma. Il cognome Pertini, Carla lo accettò solo dopo la morte del marito, poiché ci teneva a essere se stessa, a percorrere la sua strada di impegno sociale e indipendenza».
Oltre alla signora Gasparoni, presente anche l’ingegner Umberto Voltolina, fratello della moglie di Pertini e dunque suo cognato: «Tra Carla e Sandro c’erano 25 anni di differenza e altri 20 tra me e mia sorella, è per questo che posso essere qui con voi a parlare – scherza Voltolina -. Il mio incontro con Pertini avvenne subito dopo la Liberazione, ero piccolo e lui aveva già 50 anni. Per Pertini io ero il fratellino della moglie, mi sgridava come si fa con un figlio, anche quando era un novantenne. Ma per lui rappresentavo anche, con la mia giovinezza e l’impegno politico, la ‘base’, da ascoltare sempre con grande interesse. Mia sorella, con il suo carattere indipendente e fiero, protesse sempre le spalle a Pertini, uomo retto e senza scheletri nell’armadio. Tutti lo amavano, a prescindere dal colore politico. Lui era e rimase sempre se stesso, serissimo e semplice».
A concludere la giornata, si è tenuta la cerimonia di intonazione dei giardini interni alla RSA alla memoria di Carla Voltolina Pertini. La targa commemorativa – “Carla Voltolina Pertini, consorte del presidente Sandro Pertini. Giornalista e psicologa, si batté con coraggio per la libertà del nostro Paese e per la giustizia sociale” – ora svetta su una panchina rossa, donata dal Memorial Cristian Zucconi come simbolo di impegno contro la violenza sulle donne.