Confartigianato, il valore d'impresa che si rinnova
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ALESSANDRIA – Il presidente di Confartigianato Imprese Alessandria, Adelio Ferrari, è netto. “Occorre evitare che provvedimenti come i recenti decreti Pnrr e Superbonus bis possano creare ulteriori problemi alla aziende del comparto costruzioni. Non soltanto a livello nazionale, ma anche nella nostra provincia”.
Argomento, la nuova modifica della normativa su cessione del credito bonus edilizi e sconto in fattura. Che, rispetto alla precedente formulazione, prevede che – pur continuando a godere del mantenimento dell’opzione sconto/cessione per gli interventi coperti da Cila antecedente al 16 febbraio 2023 – si potrà mantenere il diritto solo se si dimostrerà di aver realizzato anche in parte gli interventi. Sostenendo la relativa spesa documentabile da fatture emesse entro il 29 marzo data di entrata in vigore della nuova norma.
“Allo stato attuale – prosegue – se il decreto non verrà modificato in sede di conversione, andrà ad amplificare le difficoltà operative di migliaia di imprese e committenti. Che hanno l’unica colpa di aver legittimamente utilizzato e applicato le opportunità offerte da una legge dello Stato”.
“Confartigianato auspica che il Parlamento possa riportare equilibrio e condizioni di applicabilità normativa al comparto costruzioni. Questo – evidenzia Ferrari – rispetto a forme di decretazione d’urgenza che spiazzano i cittadini e le imprese che rispettano le regole. Cancellando retroattivamente norme su cui si era basato il loro legittimo affidamento”.
Per questo motivo Confartigianato presenterà a brevissimo termine alcuni emendamenti in sede di conversione del decreto-legge. Obiettivo, attenuare almeno in parte gli effetti negativi di tale norma. Quale ed esempio la possibilità di mantenere la possibilità dello sconto in fattura/cessione del credito per i lavori già parzialmente eseguiti, ma non ancora fatturati, anche attraverso una attestazione rilasciata da tecnici autorizzati.
A proposito della cosiddetta “patente a crediti” contenuta nel decreto Pnrr, poi, Ferrari sottolinea che Confartigianato ha presentato un documento tecnico di osservazioni. “In cui – evidenzia – è stato espresso parere negativo in merito a tale provvedimento, non nuovo, ripreso e riproposto dall’attuale Governo “.
“La sua formulazione non ci pare possa permettere in prospettiva un significativo calo della mortalità nei luoghi di lavoro, in quanto opera solo come deterrente. E non interviene sulle cause poste alla base di tale incresciosa statistica, quali ad esempio l’eccessivo ricorso al subappalto con offerte al ribasso. Scaricando i costi sulle aziende subappaltatrici, che rischiano in tal modo di lavorare con margini inadeguati a garantire la formazione dei lavoratori. Innescando la tenenza alla riduzione dei tempi di lavoro, per non citare i fenomeni di caporalato e lavoro irregolare”.
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Ed altrettanto negativo è il giudizio sulle regole troppo stringenti per la decurtazione dei punti, che così formulate “rischiano di penalizzare in modo prevalente le micro e piccole aziende del comparto edile ed indotto. A vantaggio di quelle provviste di attestazione Soa, posseduta da aziende mediamente più strutturate che partecipano spesso direttamente agli appalti pubblici di importo superiore a 150.000 euro. Subappaltando a quelle piccole le opere secondarie (ad esempio gli impianti, i serramenti, le finiture interne). Non è un parametro idoneo a garantire il rispetto della sicurezza nei cantieri, che afferisce invece alla formazione dei lavoratori ed alla attuazione di corrette procedure di sicurezza”.
“Come Confartigianato – conclude Ferrari – siamo pronti a dare il nostro contributo di proposte al Governo per individuare soluzioni equilibrate. E per costruire strumenti certi e stabili, soprattutto in vista degli obiettivi indicati dalla Direttiva europea sulle ‘case green’, che se non pianificata rischia di trasformarsi nell’ennesima profusione di normative ‘a spot’ di difficile se non impossibile attuazione. L’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare può essere una grande opportunità per il Paese, ma non deve trasformarsi in vessazione per cittadini ed imprese”.