Valenza: Jewelry Week, è polemica tra Bellini e la Zaio
Botta e risposta sull'utilizzo del nome dell'evento. L'assessore: «Noi siamo in regola»
VALENZA – Il 16, 17 e 18 maggio a Valenza ci sarà la Valenza Jewelry Week. Due anni dopo la prima edizione, o edizione zero, organizzata nel 2022 dal Consorzio DiValenza con Doralia, Maggiordomus, Valenza Nei Marchi e Studio Cirri, questa volta la regia organizzativa sarà invece del Comune con la Fondazione Mani Intelligenti.
L’annuncio lo aveva dato, proprio sulle pagine de Il Piccolo, l’assessore Alessia Zaio un mesetto fa. Qualche giorno fa la stessa Zaio era tornata a parlare dell’evento, sempre sulla nostra testata.
Liviano Bellini attacca: «Il marchio è il mio»
Ora, a poco più di 30 giorni dalla kermesse, spunta il “giallo” del nome. Lo apprendiamo dalle parole di Liviano Bellini: «Due anni fa con “Valenza nei marchi” e “Maestri Orafi” venni coinvolto con altri professionisti per l’edizione “zero” dell’evento, che non ebbe seguito nell’anno successivo e da allora io non venni a conoscenza di iniziative analoghe – spiega – Nell’ottobre 2023 valutai di svolgere le pratiche per la registrazione a mio nome del marchio “Valenza Fashion e Jewelry Week” presso la Camera di Commercio di Alessandria-Asti; il marchio è stato registrato in data 25 gennaio 2024. Ora ho dovuto constatare, sulla base degli articoli pubblicati su “Il Piccolo” che l’Amministrazione Comunale di Valenza intende organizzare nel prossimo mese di maggio un evento con tale denominazione, senza che il sottoscritto ne fosse a conoscenza».
«Previo appuntamento con l’assessore Alessia Zaio, ho chiarito alla medesima che detta denominazione appartiene esclusivamente al sottoscritto titolare del marchio; alla domanda rivoltami se io intendo comunque collaborare all’evento ho fatto presente di non poter dare risposte senza conoscere il progetto, le condizioni, le modalità di partecipazione, quali operatori sono stati contattati ed hanno di massima aderito all’evento. L’assessore ha risposto che avrebbe valutato il fatto con i legali del Comune».
«Il sottoscritto ha sempre dato la propria disponibilità a collaborare all’iniziativa, così come a tutte quelle che valorizzano il Distretto Orafo Valenzano, e che nelle fiere di settore, la guida da me curata è l’unica che rappresenta, da anni, tutte le aziende Valenzane, grandi e piccole, blasonate e non, valorizzando così l’intero distretto e non solo alcune aziende» conclude Bellini.
La replica di Zaio: «Il Comune è a posto»
Da noi interpellata, l’assessore Zaio ci ha fornito la sua (ed evidentemente dell’amministrazione comunale) versione dei fatti, che ribalterebbe quanto affermato da Bellini: «Il marchio è registrato dalla Fondazione Slala e da Roma Jewelry Week, quindi il Comune è a posto. Liviano Bellini, se lo ritiene opportuno, si rivolga pure agli avvocati».
Quindi, in merito alla presunta richiesta di collaborare all’evento, l’assessore chiarisce: «Gli avevo specificato che l’iniziativa è partita dal Comune in collaborazione con la Fondazione Mani Intelligenti, questa avventura è iniziata a ottobre 2023 quando siamo andati a Roma, già lì abbiamo dichiarato che l’evento si sarebbe svolto a Valenza nel 2024; lui eventualmente doveva proporsi, io non gli ho chiesto collaborazione. Quando si è dichiarato il pacchetto era già chiuso. Con Roma Jewelry Week siamo sempre stati in contatto e in collaborazione, eventualmente da loro doveva partire la volontà dire qualcosa. Il marchio è stato registrato proprio da loro e da Slala».
La storia, verosimilmente, non sembra essere finita qui…