Da mercoledì alla ciclabile sosta sulla ‘panchina del respiro’
Agli Archi Romani mercoledì 10 l'inaugurazione della nuova panchina tinta di verde della Delegazione acquese Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica
ACQUI TERME – Le panchine colorate sono diventate un modo sempre più diffuso per sensibilizzare la comunità sulle tematiche sociali. Dalla prossima settimana nell’area degli Archi Romani andrà ad aggiungersi un tocco di verde alle tonalità rosse e gialle che già spiccano sulla ciclopedonale dei Bagni.
Mercoledì 10, infatti, alle 14 verrà inaugurata la nuova ‘Panchina del respiro’, voluta dalla Delegazione acquese della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Madrina dell’evento la pilota di rally Rachele Somaschini, che al mattino incontrerà gli studenti del Liceo Parodi.
“Una coppia ogni 900”
«L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune. La nuova panchina sarà verde perché questo è il colore che contraddistingue la Fondazione. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la comunità alla conoscenza della malattia genetica grave più diffusa in Europa, che toglie il respiro e accorcia la vita», spiega Paola Zunino, responsabile della delegazione di Acqui Terme.
La ‘Panchina del respiro’ verrà installata a fianco di quella rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, e di quella gialla per la ricerca sull’endometriosi. «Sarà dotata di un QrCode che, scansionato, rimanda al sito ufficiale della Fondazione nazionale che promuove e finanzia la ricerca sulla fibrosi cistica. I portatori sani sono uno ogni 30 persone – sottolinea Paola Zunino – e una coppia ogni 900 circa può mettere al mondo un figlio ammalato».
Le delegazione Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica di Acqui Terme conta una ventina di volontari. «In provincia esistono solo due delegazioni, la nostra e quella della Valle Scrivia. Noi, infatti, siamo attivi anche ad Alessandria. Tra i volontari abbiamo per lo più di coppie con figli affetti da Fibrosi. Nell’Acquese conosciamo 6 o 7 bambine e bambini malati ma, andando a stima, pensiamo siano almeno una ventina in tutto».