Tre Rossi, parziale cessione delle quote. «Opportunità di sviluppo»
Network con altre aziende del nord Italia per lo storico marchio ovadese
OVADA – Il futuro della Tre Rossi, storica azienda dei dolciumi della città con sede in via Dania, potrebbe essere legato alla creazione di nuovo gruppo di imprese attive nell’ambito dei prodotti alimentari in corso di formazione in tutto il nord ovest.
L’operazione si inserisce nell’ambito della parziale cessione delle quote dalla famiglia Viviani, che qualche anno fa ha rilevato lo storico marchio legato al “Biscotto salute” e ad altri prodotti da forno. A confermare l’indirizzo è Cesare Viviani, amministratore unico dell’azienda che coglie l’occasione per smentire le voci circolate in città nelle passata settimane di una cessione alla “Preziosi Food”.
Legame col territorio
Tre Rossi rappresenta un marchio consolidato. «L’opportunità è nata – chiarisce Viviani – con Salvatore La Bella, già direttore esecutivo nell’ambito Salati Preziosi, l’azienda che ha sede a Matera. Il suo intento è quello di costituire un gruppo con più soggetti, tutti del genere alimentare, in modo da poter esercitare maggiore potere contrattuale e beneficiare del lavoro di rete. Abbiamo pensato che si possa trattare una buona opportunità per espandere il nostro business».
Bugie dolci e patatine salate tra i prodotti già oggi messi a disposizione dei consumatori da parte delle aziende inserite in questa rete. All’interno della stabilimento di via Dania ad oggi lavorano 18 addetti tra produzione e area commerciale. La famiglia Viviani manterrà nel complesso il 50% delle quote, il resto sarà appannaggio del nuovo investitore. Ancora oggi Tre Rossi mantiene un forte rapporto con il suo territorio ed è un marchio con legame consolidato nel panorama del nord Italia.
«Vedremo – prosegue Viviani – che opportunità potranno nascere. Si è parlato dell’opportunità che il nostro marchio sia capofila del gruppo di aziende che sta nascendo. Sappiamo che il nostro nuovo investitore ha saputo lavorare molto bene aumentando a dismisura i fatturati delle realtà in cui ha operato in passato. E non è detto che non ci metteremo a produrre anche noi qualche snack salato».