Solvay: la Procura chiede il rinvio a giudizio per Diotto e Bigini
ALESSANDRIA - Lo scorso dicembre, la Procura della Repubblica di Alessandria aveva chiuso l’inchiesta contro la Solvay di Spinetta Marengo…
SPINETTA MARENGO – AGGIORNAMENTO 10.50 – La discussione è terminata. La Corte si è riservata, deciderà con separato provvedimento. Il procuratore generale ha espresso il parere negativo, quindi ha chiesto il rigetto della richiesta di ricusazione.
ORE 9.30 – Sarà il Gup Andrea Perelli ad occuparsi del caso Solvay, oppure un altro giudice? La richiesta di ricusazione sollevata dalla difesa di due dirigenti della multinazionale accusati di disastro ambientale colposo, verrà esaminata oggi a Torino, dalla Corte d’Appello.
Il Gup Perelli, secondo la difesa, aveva già disposto il sequestro di una parte delle discariche dei gessi che si trovano all’interno del Polo chimico di Spinetta, per cui sarebbe incompatibile ad entrare nella controversia ed occuparsene nel merito. In sostanza, secondo il loro parere, non può dedicarsi a una materia di cui si è già occupato.
Solvay: la Procura chiede il rinvio a giudizio per Diotto e Bigini
ALESSANDRIA - Lo scorso dicembre, la Procura della Repubblica di Alessandria aveva chiuso l’inchiesta contro la Solvay di Spinetta Marengo…
Così, l’udienza in Tribunale ad Alessandria in programma il 4 marzo scorso, è stata sospesa preliminarmente proprio in attesa della decisione dei giudici torinesi.
Si prospettano due ipotesi. Che i giudici di Torino confermino l’attuale Gup, e, a quel punto, i difensori potrebbero fare ricorso per Cassazione; oppure che si dia ragione alle difese e la Corte obblighi il giudice ad astenersi passando il fascicolo ad un suo collega.
La Procura della Repubblica di Alessandria aveva chiuso l’inchiesta contro la Solvay di Spinetta Marengo contestando a Stefano Bigini, 62 anni (dal 2008 e fino al dicembre 2018 direttore di stabilimento) e ad Andrea Diotto, 47 anni (dal 1° gennaio 2013 direttore dell’Unità di produzione fluidi e dal 1° settembre 2018 direttore di stabilimento), un’ipotesi di disastro ambientale colposo.
Sotto accusa anche l’azienda per l’ipotesi di responsabilità amministrativa (ex articolo 25 del 18 giugno 2001 con riferimento al reato di disastro ambientale colposo), commessa a vantaggio e nell’interesse dell’ente per il risparmio dei costi di bonifica e la maggiore efficacia della produzione industriale.