Elezioni Casale. Il centrosinistra “lancia” Riccardo Calvo
Compongono la coalizione il Pd, Casale Cuore del Monferrato, Casale Ci Siamo! e Casale per i Giovani. Ancora riserbo sui nomi in lista. Sarà sfida con Capra
CASALE – Sono quattro le liste che compongono la coalizione di Riccardo Calvo alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno a Casale Monferrato.
Il Partito Democratico, Casale Cuore del Monferrato (che cinque anni fa aveva espresso in Marco Rossi un proprio candidato a Palazzo Sangiorgio e raggruppa al suo interno, oltre a un’anima civica, Sinistra Italiana e Verdi) e poi due formazioni più dichiaratamente civiche, Casale Ci Siamo! e Casale per i Giovani.
Lanciata ufficialmente la sfida alla coalizione di centrodestra guidata dal vicesindaco in carica, il leghista Emanuele Capra.
Grandissima affluenza questo pomeriggio per la presentazione ufficiale, nella Sala Marescalchi del Castello di Casale. Tanti gli esponenti politici dell’area di centrosinistra, ma pure diversi sindaci del territorio monferrino.
La sanità al centro
«Sono emozionato e onorato» ha introdotto il suo intervento il candidato, preside e già amministratore della città. Nell’enucleare sinteticamente il programma, Riccardo Calvo lo ha definito quello di una proposta «Concreta, efficace, seria». Gran parte del suo discorso ha riguardato i temi della sanità: «L’ospedale, la più grande azienda della città, è in crisi, il presente è molto preoccupante, siamo diventati la Cenerentola del Piemonte – ha spiegato toccando anche i temi dei servizi assistenziali – La conferenza dei sindaci dovrebbe dire che il nostro ospedale è quello messo peggio».
Tra i temi anche le partecipate: «Amc e Cosmo sono aziende che fanno gola, hanno un valore che va salvaguardato, non svendute» ha proseguito in un passaggio che ha toccato anche il futuro dell’affidamento del servizio idrico, ora “nelle mani” di un commissario. Immancabile un intervento sulla carenza di trasporti da e per la città, prima di qualche stoccata, come sulla prospettiva di insediamento logistico a San Germano e l’annuncio di 1.000 posti di lavoro, auspicati dall’amministrazione uscente: «I giudizi si danno su ciò che è stato fatto, e l’ultima cosa è stato vendere l’ultimo Pip per un impianto solare a terra, la Fondazione Aleramo è stata una fuga dalla realtà».
«Che si vinca o si perda questo lavoro che stiamo facendo avrà senso per tanti che hanno scoperto che la politica è una cosa nobile, è servizio» è andato avanti Riccardo Calvo, garantendo poi tutela alla parte, importante, legata alle liste civiche: «Avranno la mia totale copertura, non è questo il progetto in cui i partiti non le rispetteranno».
I nomi in lista per Riccardo Calvo? È presto
E l’ipotetica futura giunta (il centrodestra ha già ufficializzato il designato vicesindaco, Luca Novelli nda)? È ancora presto, così come per le stesse liste di nomi sotto i quattro simboli di Casale, Davvero: «C’è ancora posto» ha chiosato Calvo, niente patti spartitori, emergeranno talenti, persone che dovranno essere prese in considerazione».
Le voci della coalizione Casale, Davvero
Prima di Calvo, avevano preso la parola il segretario cittadino del Pd Cesare Chiesa: «Vogliamo porre un argine al declino e dare nuove speranze con un gruppo ampio e trasversale, animato da tanto entusiasmo».
Più tardi lo stesso segretario avrebbe glissato sui candidati nella lista dem: ci sarà Luca Gioanola, attuale capogruppo e candidato in Regione? Ci sarà Fabio Lavagno, spesso critico con gli stessi dem? «Le liste si chiudono il 7 o 8 maggio… Non è questo il giorno per parlarne» la risposta.
Ha proseguito Marco Rossi, segretario di Sinistra Italiana e coordinatore di Casale Cuore del Monferrato: «Facciamo un passo in più dopo quello che ci ha visti divisi. Il bisogno primario della gente è di essere accolta, sostenuta e accompagnata. Riccardo è la figura che ci tiene uniti, affinchè si facciano davvero le cose che si promettono».
Alice Russo, già recentemente candidata ad Alessandria e Novi Ligure con nelle liste del M5S, ha portato la voce dei giovani: «Si è creato un movimento bellissimo, di proposte molto importanti» ha spiegato accennando all’idea di un’aula studio-luogo di aggregazione «gestito dai giovani per i giovani» e della consulta giovanile.
Ha proseguito il medico Francesco Soffiantino, che ha dedicato una lunga riflessione ai problemi sanitari: «A tanti temi la risposta deve essere politica».
Quindi Ramona Bruno (Pd), operatrice nel settore del vino e del turismo: «La cultura sia promotrice di identità e coesione, servono spazi» ha spiegato rilanciando l’ipotesi di un campus all’ex caserma Bixio e di più iniziative al Palafiera.