Caso Ginepro. Lo sfogo di un lettore: «Tutto tace da troppo»
«Cosa potrà darci speranza di rientrare delle nostre risorse arbitrariamente sottrattaci?»
CASALE – Il nostro lettore, Filippo Cannino, torna, oltre un anno dopo l’esplosione del caso, sulla vicenda dello studio di amministrazione immobiliare Ginepro.
Di seguito in forma integrale la sua riflessione-sfogo.
Locuzione perfetta per noi condomini coinvolti dal crack Ginepro, in quanto come ai fanti del passato, a noi umili lavoratori e lavoratrici del presente hanno sequestrato risorse economiche passate chissà in altre mani, che certamente non ci verranno restituire.
È trascorso un anno da quel lunedì 20 marzo 2023, quando noi condomini truffati partecipammo numerosi all’incontro indetto dal Sindaco Sig. F. Riboldi per erudirci sui fatti, incontro al quale parteciparono il vice sindaco Sig. Avv. E. Capra, i presidenti di AMC SpA F. Amatelli, AM+ SpA M. Zemide, Energica Srl P. Secco, i legali dello Studio Ginepro, l’Avv.ssa Maria Grazia Strambi Ferrini con l’associata Marta Scolaro.
Ebbene un anno di incontri in varie sedi e con diversi relatori, articoli pubblicati ove ognuno esponeva la propria versione dei fatti, l’interessamento dei media con servizi più o meno veritieri, promesse di perseguire la verità, di prestare assistenza ai condomini truffati.
Cari lettori e lettrici permettetemi: è emerso il nulla più assoluto, il nulla più disarmante.
Certo, in molti si sono adoperati per far luce su questa penosa vicenda e spero continuino a farlo, quindi è doveroso ringraziarli.
Grazie Sindaco, F. Riboldi, per la fermezza nel proferire la frase «la famiglia non rilasci dichiarazioni roboanti e fantasiose, ma metta mano immediatamente al proprio patrimonio per coprire il buco».
Grazie vice sindaco, Avv. E. Capra, per la fermezza nel proferire la frase «I conti veri li sapremo soltanto quando tutti gli amministratori che stanno subentrando a Ginepro avranno controllato i bilanci»
Grazie vice sindaco, Avv. E. Capra, per la fermezza nel proferire la frase «le bollette già pagate dovranno purtroppo essere ripagate. A prescindere dalla volontà delle aziende pubbliche la legge prevede che al condominio spetti il pagamento dei debiti contratti dall’amministratore. Saranno poi i condomini a doversi rivalere sull’amministratore insolvente».
Grazie Notaio M. Cagnacci, per la fermezza nel proferire la frase «Calma siete in buone mani» e poi tramite il Comitato Condomini coinvolti nel crack Ginepro in soli quattro mesi, porta il Condominio Fontana via Lenti 3-5 Oltreponte prima a deliberare e poi tramite il subentrato amministratore Sig. N. Castelletti a chiudere la trattativa con l’Avv.ssa Strambi Ferrini legale Ginepro, riguardo il piano di rientro che certamente verrà onorato.
Grazie Notaio M. Cagnacci, per la sua fermezza nel proferire la frase «La sola via della trattativa e della negoziazione è quella vincente» Altro che vie legali aggiungo io!
Grazie al consigliere, Giorgio Demezzi per aver convocato la riunione della commissione Controllo e Garanzia in comune a Casale M.to, e per la sua fermezza quando proferì la frase «Il colpevole di questa situazione sappiamo tutti chi è, non ci sono dubbi».
Grazie al consigliere F. Lavagno, per la sua fermezza nel proferire le frasi: «Possibile che non ci fossero sentori di quanto stava accadendo e che aziende da qualche milione di fatturato non abbiano strumenti di sorveglianza per evitare che situazioni simili arrivino al collasso»? «È evidente che il comune e tanto meno l’Amministrazione possa entrare in un rapporto civilistico che aziende fornitrici di servizi hanno nei confronti di utenti, ma ha tutta la facoltà e il dovere nei confronti di queste aziende, che sono pubbliche, di dare indirizzi chiari e precisi e soprattutto di applicare funzioni di controllo adeguate».
Grazie al consigliere R. Milano per la fermezza nel proferire il concetto sottostante, inerente l’incontro richiesto dai condomini ed organizzato dal Sindaco F. Riboldi al Salone Tartara il 3 luglio 2023: «L’assemblea è completamente fallita in quanto il legale dell’amministratore condominiale non si è presentato. Ciò dimostra che la politica “buonista” del sindaco che, nel sostenere la costituzione e l’adesione a un apposito comitato (presieduto dal notaio Massimo Cagnacci ndr), invita a evitare contrapposizioni e a giungere a conciliazioni, è completamente ingiustificata e costituisce oramai un ostacolo alla tutela dei diritti dei soggetti danneggiati. Chiediamo un immediato cambio di rotta del sindaco e una promessa di costituzione di parte civile del Comune, qualora vi fossero gli estremi, in eventuali futuri procedimenti penali».
Grazie all’avvocato Marcello Gori, presidente regionale di Confconsumatori, presente a Casale il 5 aprile, per aver fornito indicazioni comportamentali in materia civile e penale sulla base di domande rivolte dai casalesi. «la mancata consegna della documentazione da parte dell’ex amministratore non consente un analitico rendiconto dell’attività e impedisce la ricostruzione in tempi rapidi della sua gestione, per esercitare il contraddittorio, come viene suggerito, sono necessari dati certi e forniti da chi era tenuto a farlo con lealtà e correttezza».
Sono certo e consapevole di aver dimenticato di ringraziare altri enti, singoli professionisti e semplici cittadini, per ciò chiedo umilmente venia a tutti, fiducioso che queste mie esternazioni o definitele come meglio vi aggrada, siano condivise da molti casalesi truffati e non, permettetemi di chiedere a tutti di tenere alta l’attenzione su questa incresciosa vicenda che ha colpito la nostra amata cittadina, in quanto da troppi mesi tutto tace … tutto paserà in cavalleria?