Convenzione di Dublino: la migrazione e l’asilo in Europa
Il sistema e il regolamento in tema di richiedenti asilo
Osservatorio Europa – la rubrica de Il Piccolo che approfondisce temi e composizione dell’Unione Europea in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 – questa settimana punta il suo focus sul tema della migrazione, sull’accordo da cui nascerà il nuovo Patto e, ora, sulla Convenzione di Dublino, ovvero il testo e il relativo regolamento che attualmente disciplinano la migrazione in tutta l’Ue.
Convenzione di Dublino: la storia
La Convenzione di Dublino (sulla determinazione dello stato competente per l’esame di una domanda di asilo presentata in uno degli stati membri della Comunità Europea) è un trattato multilaterale che si occupa di diritto di asilo.
Anche se sottoscritta dai soli Stati membri dell’Unione, tuttavia alcuni Paesi non membri – come Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera – hanno concluso accordi con l’Ue per applicare le disposizioni della Convenzione nei loro territori.
Il corrispondente Regolamento di Dublino stabilisce ‘i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide (rifusione)’.
Il ‘sistema di Dublino’ nasce con la Convenzione firmata nella capitale irlandese il 15 giugno 1990 (per l’Italia, dal Governo Andreotti VI), ed è entrato in vigore il successivo 1º settembre 1997 per i primi dodici stati firmatari (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito), il 1º ottobre 1997 per Austria e Svezia e il 1º gennaio 1998 per la Finlandia.
Si arriva al regolamento di Dublino II nel 2003 (per l’Italia, adottato dal Governo Berlusconi II) quando sostituì la Convenzione di Dublino in tutti gli Stati membri dell’Ue. Il regolamento di Dublino III è stato approvato nel giugno 2013 (per l’Italia, dal Governo Letta), aggiornando il regolamento di Dublino II, e si applica a tutti gli Stati membri dell’Ue ad eccezione della Danimarca.
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Gli obiettivi
Tra gli obiettivi principali del regolamento di Dublino ci sono l’impedire ai richiedenti asilo di presentare domande in più Stati membri (asylum shopping) e ridurre il numero di richiedenti asilo trasportati da Stato membro a Stato membro.
Ma poiché il primo paese di arrivo è incaricato di trattare la domanda, questo mette una pressione eccessiva sui settori di confine. Attualmente, coloro che vengono trasferiti in virtù del regolamento di Dublino non sempre sono in grado di accedere a una procedura di asilo.