“Il Piemonte, adesso, è una regione a misura di animali”
Approvato il testo voluto dall'assessore Caucino. E condiviso con l'opposizione
TORINO – Animali, il Piemonte accelera con le nuove “Disposizioni coordinate in materia di tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo” appena approvate dal Consiglio Regionale. E volute dall’assessore al Benessere animale Chiara Caucino, che ha lavorato per mesi riuscendo a fare sintesi con un testo condiviso anche dall’opposizione.
Via la catena, tranne in casi molto particolari, specifici e di forza maggiore. Riconoscimento dell’importante contributo terapeutico offerto ai pazienti con la pet therapy. Possibilità, per i padroni, di essere tumulati con le ceneri del proprio amico a quattro zampe. Lotta al randagismo attraverso l’istituzione di una banca dati regionale.
E, ancora, attuazione di un’importante opera di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza contro abbandoni e maltrattamenti. Nuove regole per rendere più sicuro il possesso di animali dal morso incontrollato e interventi contro le manipolazioni genetiche. Oltre che riconoscimento, per la prima volta, dei cosiddetti ‘santuari’, ovvero i luoghi di accoglienza per animali ex-da reddito in cerca di una casa.
Infine, l’istituzione della figura del ‘pet sitter’ e tanto altro ancora, come l’istituzione dei 13 ambulatori veterinari sociali sparsi in tutto il Piemonte. Che presto diventeranno 15 e che si prendono cura, gratuitamente, degli amici pelosi delle persone in carico dei servizi sociali.
Animali, il “grazie” dell’assessore
«Ringrazio tutti i consiglieri che hanno contribuito alla realizzazione di questo testo unico – spiega Caucino -. Così si fa chiarezza sugli obblighi che competono a un possessore di animali d’affezione, ma anche sui diritti e sui doveri che ne conseguono. Confermando la nostra lotta per il contrasto al randagismo, in piena linea con le recenti normative nazionali sul Sistema nazionale anagrafe animali d’affezione».
«Inoltre – prosegue – il testo prevede un riconoscimento degli enti del Terzo settore che operano a sostegno degli animali d’affezione. E, anche, del sistema di presìdi già oggi esistenti nella nostra regione, quali i canili, i gattili, i rifugi e i santuari per animali. Oltre a forme di sostegno, anche economiche, per gli enti locali in prima linea nel contrasto al randagismo e nel soccorso ai detentori di animali d’affezione. Senza dimenticare l’aiuto concreto alle fasce deboli che detengono animali d’affezione che svolgono un ruolo di supporto e di aiuto per alleviare momenti difficili nell’esistenza. Con il passo, importantissimo, fatto oggi in Consiglio possiamo dire con orgoglio che il Piemonte è una Regione anche a misura di animali».