EcoSentieri: l’Università, Eco in cattedra voleva un Nobel
La ventottesima puntata della serie dedicata a Umberto Eco e realizzata da Brunello Vescovi
Quando negli Anni Ottanta si cominciò a pensare di aprire una seconda università in Piemonte dopo quella di Torino, Gianluca Veronesi – allora presidente del comitato che radunava i rappresentanti delle istituzioni di Alessandria per lo sviluppo del progetto – prese un appuntamento con Umberto Eco.
E il suo suggerimento fu quello di creare una facoltà con un insegnamento nuovo, che non esistesse in tutto il mondo, o almeno che non esistesse in Italia. “Tutti i soldi che avete dateli a un unico professore, che abbia vinto il Nobel – disse -: sarà il vostro biglietto da visita”. Veronesi non osò mai raccontare quella risposta a rettore, senato accademico, direttori di facoltà e dipartimento, già tutti presi a combattere fra loro per l’ampliamento delle loro cattedre. Ma si disse convinto che la ragione fosse dalla parte di Eco: “L’uomo più colto del mondo alla fine era anche un incredibile uomo di marketing”.
L’autore
Brunello Vescovi, giornalista, per trent’anni si è occupato di cultura e spettacolo alla redazione de La Stampa di Alessandria. Ama il teatro, le partite dell’Inter e i film di Woody Allen. L’idea di un podcast su Umberto Eco è nata in lui con con un obiettivo: svelare – anche dando voce ad altri – una serie di aspetti poco conosciuti della vita del Professore. In particolare i legami con la città natale, mai ostentati – con spirito squisitamente alessandrino – ma dimostrati nei fatti, anche attraverso le citazioni, a volte vaghe, a volte evidenti, che si ritrovano nelle pagine dei suoi romanzi. E raccontare l’importanza degli anni trascorsi al liceo Plana, dove fu studente vivace e ideatore di tante iniziative: oggi quella scuola porta il suo nome e i familiari sono convinti che non gli dispiacerebbe affatto.