Amianto, Afeva dura: «Mancato coinvolgimento e ritardi»
Coda polemica dopo la Commissione congiunta di venerdì scorso a Casale
CASALE – Afeva, l’associazione dei famigliari delle vittime d’amianto, commenta la commissione congiunta ambiente-sanità di Casale dello scorso venerdì. Nell’incontro si è trattato il tema delle bonifiche e l’aggiornamento della situazione sanitaria-ricerca.
«Il quadro dei lavori relativi alla bonifica è stato illustrato dall’Assessore Strozzi e, per la parte tecnica, dal Responsabile del Settore Architetto Coggiola; si sono evidenziati gli effettivi lavori effettuati per la bonifica dei siti inquinati, l’impegno nella formazione di Sindaci e tecnici del Sin, la presenza di cospicui fondi a disposizione per completare la bonifica. Afeva ha evidenziato il suo mancato coinvolgimento, nonostante gli impegni concordati con l’Amministrazione, volto ad una azione comune con il Sin per una forte rilancio della bonifica» spiegano in una nota.
«Il punto relativo alla Sanità è purtroppo rimasto inevaso per la totale mancanza degli interlocutori istituzionali – prosegue l’associazione -. Afeva, sottolinea l’impegnativo lavoro che ha intrapreso con il “Tavolo Sanità Regionale” a partire da giugno 2023. Tale lavoro, sotto l’egida del Coordinatore della Rete Oncologica del Piemonte, Prof. Massimo Aglietta, ha portato alla definizione di un nuovo progetto di ricerca e cura del mesotelioma messo a punto particolarmente dalla Prof.ssa Irma Dianzani (Università del Piemonte Orientale) e dalla Dott.ssa Federica Grosso (SSD mesotelioma ASO AL- ASL AL ). Afeva pone l’accento sul fatto che l’azione del Comitato Strategico, Organo Istituzionale fondamentale per dare indirizzo e validazione alle attività in oggetto, è stata assente. Si pone inoltre l’accento sul fatto che i numerosi solleciti che AFeVA ha presentato al Sindaco, Federico Riboldi, Presidente dello Stesso Comitato Strategico, affinché agisse nelle sedi opportune per avallare il progetto e renderlo operativo concretamente, abbiano comportato gravi ritardi, pur in presenza di fondi specifici ad oggi inutilizzati».