Acqui, il ‘Galliano’ centro regionale per l’incontinenza
L’ambulatorio di Proctologia è stato inserito nella rete regionale come "Centro di riferimento di primo livello per il trattamento dell’incontinenza fecale"
ACQUI TERME – È stato approvato due giorni fa l’atto con cui la Regione Piemonte ha ufficialmente inserito l’ospedale ‘Galliano’ di Acqui Terme all’interno della “Rete Regionale dei Centri di primo, secondo e terzo livello per la Prevenzione. Diagnosi e Cura dell’Incontinenza”.
Il nosocomio acquese prenderà in carico i pazienti affetti da incontinenza fecale, ovvero l’incapacità di controllare la fuoriuscita di feci durante esercizio fisico o nella normale attività quotidiana. Si tratta di una condizione fortemente invalidante che può essere causata da diverse patologie e che compromette, in misura rilevante, la qualità della vita di chi ne è affetto.
Una rete regionale per la prevenzione
Già nel 2015 a livello nazionale il Ministero della Salute aveva costituito un gruppo di lavoro composto da clinici esperti in materia, al fine di individuare un modello per la gestione del paziente affetto da incontinenza.
In ogni regione è stata quindi istituita una Rete di Centri per la prevenzione, diagnosi e cura dell’incontinenza di primo, secondo e terzo livello, definendo le caratteristiche ed i requisiti necessari per il riconoscimento dei Centri stessi, per ciascuno dei tre livelli previsti.
A gennaio 2023 la Regione Piemonte ha recepito le indicazioni prodotte dal gruppo di lavoro ministeriale andando a definire la “Rete Regionale per la Prevenzione, Diagnosi e Cura dell’Incontinenza di primo, secondo e terzo livello”.
L’ambulatorio di Proctologia
“Oggi – comunicano dall’Asl – possiamo confermare che l’ambulatorio di Proctologia che afferisce alla Struttura Complessa di Chirurgia dell’ospedale ‘Monsignor Galliano’, diretta dal dottor Alberto Serventi, è stato riconosciuto come Centro di riferimento di primo livello per il trattamento dell’incontinenza fecale”. L’ospedale termale, infatti, soddisfa tutti gli standard richiesti.
“Il Centro – aggiungono dall’Ask – intende inoltre implementare l’attività fino al soddisfacimento dei requisiti previsti per il secondo livello, così da collocare la S.C. Chirurgia di Acqui Terme in una posizione di riferimento per l’intero bacino di utenza provinciale”.