EcoSentieri, l’epifania di piazza Valfré
La ventisettesima puntata della serie dedicata a Umberto Eco e realizzata da Brunello Vescovi
Umberto Eco racconta – ed è una delle sue “epifanie”, realizzate sul modello dell’amato Joyce – che nella primavera del 1943 stava sfollando con la famiglia alla volta di Nizza Monferrato. Mentre la carrozza presa a nolo che li conduceva alla stazione attraversava piazza Valfrè gli sembrò di riconoscere un compagno di scuola, Rossini: istintivamente lo chiamò ad alta voce. Ma lui non si voltò. E Umberto si beccò una serie di rimproveri dal padre per quell’atteggiamento così poco composto.
Spiega che alla fine comprese le ragioni del rimprovero paterno: l’eccessivo entusiasmo manifestato e il fatto di aver pronunciato sconsideratamente un nome (e gli alessandrini non amano chiamarsi per nome, “un nome è una proprietà gelosa, ci vuole pudore con i nomi”). Fa anche una terza considerazione: alcuni mesi dopo seppe che Rossini era morto sotto un bombardamento. E nella sua memoria restò per sempre la visione di quello spazio urbano largo, in cui quella piccola figura si stagliava.
L’autore
Brunello Vescovi, giornalista, per trent’anni si è occupato di cultura e spettacolo alla redazione de La Stampa di Alessandria. Ama il teatro, le partite dell’Inter e i film di Woody Allen. L’idea di un podcast su Umberto Eco è nata in lui con con un obiettivo: svelare – anche dando voce ad altri – una serie di aspetti poco conosciuti della vita del Professore. In particolare i legami con la città natale, mai ostentati – con spirito squisitamente alessandrino – ma dimostrati nei fatti, anche attraverso le citazioni, a volte vaghe, a volte evidenti, che si ritrovano nelle pagine dei suoi romanzi. E raccontare l’importanza degli anni trascorsi al liceo Plana, dove fu studente vivace e ideatore di tante iniziative: oggi quella scuola porta il suo nome e i familiari sono convinti che non gli dispiacerebbe affatto.