Ovada: Geirino, che fine ha fatto la gara per la gestione?
A quasi due mesi dal via libera in Consiglio Comunale
Sul futuro le nubi sono sempre spesse e scure
OVADA – Capitolo gestione del Geirino. Stanno per riproporsi le questioni già vissute le scorso autunno con grande clamore? La domanda e più che lecita a fronte dello stallo vissuto nella partita che riguarda da quasi un anno la gestione del polisportivo di Regione Carlovini.
Era il 26 gennaio 2024 quando il consiglio comunale diede il via libera ai criteri con i quali far partire la gara necessaria per individuare il soggetto che raccolga il testimone da Servizi Sportivi. A oltre un mese di tempo, e con la scadenza della proroga fissata al 30 aprile all’attuale gestore che incombe, del bando si è persa ogni traccia.
E dire che in più di un’occasione era stato chiarito come tradurre in provvedimenti gli indirizzi enunciati a livello politico sarebbe stato abbastanza immediato. Ad oggi la nave sembra navigare senza una rotta definita in balia degli eventi.
Dettami conosciuti
L’impianto generale della gara per la gestione del Geirino è stato illustrato lo scorso 26 gennaio dopo il necessario passaggio in commissione. Un periodo di quattro anni per la concessione, spazi per il 50% dedicati all’utilizzo delle società e per la restante parte a disposizione del gestore. E poi un contributo comunale che non potrà superare i 30 mila euro all’anno. Questi tre dei principali punti fermi contenuti nella delibera. Il campo Moccagatta e lo sferisterio non saranno contemplati nel bando di gestione. Per la storica area sportiva di via Gramsci da tempo si parla di una soluzione che contempli il coinvolgimento diretti di Ovadese e Boys Calcio, le due società del pallone attive in città.
«La procedura – ha chiarito in consiglio il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – sarà una gara a evidenza pubblica. I soggetti terzi individuati nell’ambito di società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali. Le condizioni di servizio dovranno prevedere lo svolgimento del servizio pubblico in modo universalmente accessibile per l’utenza. La manutenzione ordinaria rimarrà a carico dell’affidatario, quella straordinaria a carico del Comune».
I tempi tecnici per arrivare a una definizione della vicenda non ci sono più. Sarà quindi necessaria una nuova proroga a Servizi Sportivi? Quest’ultima peraltro è chiamata al ripristino definitivo della piscina per avere accesso ai fondi accantonati per il salvataggio. Ad osservare rimane la popolazione con la cittadinanza che rischia di perdere un bene importantissimo.