Milano – Sanremo, spettacolo sulle nostre strade
Grande folla lungo i 60 chilometri in provincia. Al traguardo il migliore degli italiani è Alberto Bettiol. Vince Philipsen, 'aiutato' da Pogacar
NOVI – Adesso la primavera è davvero iniziata, anche in anticipo rispetto al calendario. Perché la Milano – Sanremo, cielo azzurro, aria leggera, folla enorme lungo le strade, è la porta attraverso la quale passa tutta la stagione del ciclismo.
Una Milano – Sanremo da vivere
E passano le emozioni degli appassionati, soprattutto di quelli che vivono in questa terra di campionissimi, campioni e gregari che sono anche loro campioni, e che nel 2024 vedranno, in straordinaria accoppiata, alla maniera di Coppi, Giro e Tour in meno di due mesi, il 7 maggio e il 1° luglio.
Così, in questa edizione 115, con l’insolita partenza da Pavia, c’è un pubblico, se possibile, ancora più numeroso di sempre per seguire i protagonisti. Quando la corsa entra nel territorio alessandrino, a Pontecurone, ci sono dieci fuggitivi e la testa viaggia già a medie molto alte, 44,8km/h, che fa intuire quello che poi avverrà qualche ora dopo, nuovo record.
Al comando ci sono Davide Baldaccini, Valerio Conti e Kyrylo Tsarenko (Team Corratec – Vini Fantini), Sergio Samitier (Movistar Team), Romain Combaud (Team dsm-firmenich PostNl), Davide Bais, Mirco Maestri e Andrea Pietrobon (Polti Kometa), Alessandro Tonelli e Samuele Zoccarato (Vf Group – Bardiani Csf – Faizanè), che sono i primi a transitare anche a Tortona, a Pozzolo, a Novi davanti al Museo dei Campionissimi, a Ovada prima di affrontare il Turchino.
Impressionante la gente ovunque e di tutte le età, la bellezza e la forza senza tempo del ciclismo
Così questo gruppetto davanti, e i favoriti a fare strategie dietro, la corsa la prima salita, per scendere vero la Liguria.
Sanremo, Philpsen e i ciclostorici
Il vantaggio si riduce, come anche il numero di inseguitori. Dopo aver scollinato la Cipressa i secondi di margine sono solo 8 e sulla discesa la fuga è completamente assorbita. Scappa Bais, che ad Arma di Taggia ha 12 secondi, ma una pedalata più ‘pesante’. Così sulla salita del Poggio, anche il trentino rientra nei ranghi.
Al comando ci sono gli uomini della Uae di Pogacar, con Van der Poel, Bettiol e Ganna incollati. Continui scatti, ci prova anche lo sloveno Mohoric, ma la volata premia il belga Jasper Philpsen, aiutato dal suo capitano Van der Poel. Poi Mattews e Pogacar, miglior azzurro Bettiol, il trionfatore della Milano – Torino.
Philpsen commosso, parla di “giornata memorabile“: non ditegli che, prima di lui, sotto lo striscione in via Roma sono passati, da trionfatori, i partecipanti alla Milano – Sanremo storica.
E, pure, la formazione del Team Shimano, assistenza neutra, con Massimo Rava, Linda e Massimo Subbrero e Nicolò Mondo. Tutta provincia di campioni.
Fotografie di Ilaria Cutuli