Botte in sede all’ex ds Quistelli, per l’Alessandria Calcio 10mila euro di ammenda
Per il pestaggio del 18 settembre. Chiesti 4 punti di penalizzazione, patteggiati nell'ammenda
ALESSANDRIA – Diecimila euro di ammenda all’Alessandria per responsabilità oggettiva nel ‘caso Quistelli’, quando l’ex ds, nella sede, era stato raggiunto da colpi al viso e allo stomaco e, oltre alla denuncia penale, aveva segnalato l’episodio anche alla Procura Federale.
I fatti sono noti: il 18 settembre, mentre il tecnico Fulvio Fiorin era impegnato, in sala stampa, a presentare la gara con l’Arzignano, negli uffici della società la scazzottata, coinvolto l’allora market maker Michel Stojkovic (almeno questa la ricostruzione dei fatti di Quistelli) e alla presenza di Enea Benedetto, all’epoca amministratore unico, e dellagente di un giocatore.
Erano interventui Carabinieri, Digos e anche un’ambulanza per medicare il ferito
Nei giorni successivi Quistelli era stato prima sospeso dal ruolo sostenendo, fra l’altro, che “si era picchiato da solo“, e successivamente reintegrato, in quelle ‘porte girevoli’ che hanno caretterizzato tutta la sciagurata stagione dell’Alessandria.
Oggi il provvedimento della Figc, a firma del presidente Gabriele Gravina e del segretario generale Marco Brunelli.
L’ammenda evita la penalizzazione
La Procura federale aveva immediatamente aperto le indagini, ascoltando tutte le parti coinvolte nei fatti. Perché ora ‘paga’ il sodalizio grigio? Perché ha, appunto, responsabilità oggettiva e diretta, come si legge nel comunicato ufficiale, “per il comportamento tenuto da Benedetto, amministratore unico con poteri di rappresentanza, e da Petar Stojkovic (alias Michel), che all’epoca svolgeva attività rilevante, per l’ordinamento federale, all’interno e nell’interesse dell’Us Alessandria”.
E così c’è la conferma che Stojkovic non era solo un collaboratore esterno, ma era inquadrato nell’organigramma della società.
La Procura aveva chiesto 4 punti di penalizzazione, il direttore operativo Filippo Marra Cutrupi ha chiesto e ottenuto di patteggiare, con parere favorevole della Procura stessa e senza osservazioni da parte del presidente federale. E l’ammenda, per le violazioni del Codice di Giustizia sportiva, è di 10mila euro
Per gli altri soggetti coinvolti non si escludono ulteriori inibizioni