Centrale della droga, arresti e il blitz dei reparti speciali
L’operazione partì da una lite (sfociata in tentato omicidio) tra un imprenditore tortonese e un marocchino. Sequestrata droga dagli effetti pericolosi
ALESSANDRIA – Partita da una lite tra un imprenditore di Tortona e un cittadino marocchino che portò alla denuncia del primo per tentato omicidio (furono sparati dei colpi di pistola ma la vittima non rimase ferita), l’inchiesta ha avuto uno sviluppo legato allo spaccio di droga. Ne seguirono undici ordinanze di custodia cautelare e, successivamente, l’intervento della Squadre di Supporto dell’Arma una settimana fa a Pontecurone.
La sparatoria a Pontecurone
È in corso al Comando provinciale dei Carabinieri la conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’operazione dei militari di Tortona, diretti dal capitano Domenico Lavagna.
L’indagine è partita, come detto, da una lite scoppiata a Pontecurone tra un imprenditore tortonese (Alessandro Turco, 47 anni) e un marocchino, conflitto che, inizialmente, si pensava fosse avvenuto per un debito da ricondurre a un lavoro edile.
Tutto ha avuto inizio nel marzo 2023, quando i Carabinieri, nel corso di servizi di prevenzione e repressione dello spaccio, hanno individuato e controllato un consumatore che aveva appena acquistato droga, nella fattispecie eroina, da uno spacciatore.
I sequestri di droga
Le indagini successive hanno permesso di accertare che gli arrestati, insieme ad altri cinque complici tuttora ricercati, rifornivano il territorio di cocaina (definita la bella), eroina ( la brutta) e hashish ed erano divenuti punti di riferimento per gli assuntori della zona.
Accertate circa 3 mila cessioni di cocaina, eroina e hashish, contestate dalle Forze dell’Ordine e oltre cento le dosi sequestrate.