Roberto Pascoli ricorda don Alessandro Benzi, l’assistente scout
La foto simbolo è quella con l'uniforme indossata con lo zaino sulle spalle in cammino verso la cima del monte
ALESSANDRIA – Il 10 marzo 2024 ricorre il 46° anniversario della morte di don Alessandro Benzi, aveva 59 anni.
Lo ricorda Roberto Pascoli (capo della Pg dei Vigili del fuoco ora in pensione), presidente dell’Associazione Combattenti e reduci alessandrina, e dell’associazione Nastro Tricolore.
‘Sinonimo di scoutismo’
“Riassumere con poche parole la figura umana e morale di questo sacerdote – spiega Pascoli – non è cosa semplice, ma in Alessandria è considerata un sinonimo di scoutismo cristiano e cattolico.
Negli occhi e nel cuore di chi lo ha conosciuto resta la sua disponibilità verso tutti e la sua innata bontà d’animo.
La foto simbolo con l’uniforme scout indossata con lo zaino sulle spalle in cammino verso la cima del monte.
In quello zaino, don Sandro porta ancora oggi le speranze e i sogni di tanti ragazzi che sono passati nel suo studio in piazzetta Santa Lucia, seduti sul divano sotto gli scudi ad ascoltare i suoi insegnamenti e i suoi racconti”.
L’azione silenziosa
“La sua azione silenziosa, ma costruttiva e profonda, di assistente scout, fu affiancata all’insegnamento di religione presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Leonardo da Vinci”, e continuità di scopi – spirito educativo e religioso – all’incarico di cappellano dei Vigili del Fuoco, della Casa di Rieducazione di Bosco Marengo, della Scuola Allievi di Polizia, dell’Istituto Suore Paoline”.
Ordinato sacerdote
Il 18 maggio 1944 quando venne ordinato sacerdote seguì con discreto interesse i movimenti di idee e di azione di quella generazione che negli anni drammatici della seconda guerra mondiale auspicava la libertà e l’indipendenza e sosteneva la causa della democrazia proprio perché animata dalla fede a dalla tradizione cattolica.
“L’adesione a tali motivi ideali, la nobile aspirazione al rinnovamento e al progresso civile e morale dell’Italia ben si addicevano agli entusiasmi di un giovane sacerdote – non a caso don Alessandro svolse compiti, in quei frangenti, di assistenza ai reduci dalla prigionia e dalla guerra.
Sul finire del 1945 ebbe l’incarico di segretario del vescovo monsignor Gagnor che poi gli suggerì l’assistenza al gruppo scout, con sede dapprima in vescovado e poi in piazza Santa Lucia. Assistente rimase fino all’anno della morte.
L’intitolazione di una via
A lui fu intitolato il vicolo di raccordo tra via del Vescovado e via Chenna, strada che percorrere più volte quotidianamente.
“Incline a cogliere la sostanza delle cose, ebbe l’abitudine alla concisione e all’espressione essenziale. Spirito fermo nei principi, fu moderato e realistico sul piano pratico. Visse parco e modesto.
Si ammalò nella primavera del 1977, morì il 10 marzo 1978, ora riposa nel cimitero di Quargnento dove può vedere quel cielo aperto che amò fin da bambino”.