Casale, ennesimo furto alla Bixio. E ora i tetti sono pieni di buchi
Nelle scorse notti sono stati asportati tutti i collari in rame dei camini. Le coperture ora sono compromesse. È la storia degli ultimi 25 anni che si ripete
CASALE MONFERRATO – Ladri in azione alla caserma Nino Bixio di Casale. Nelle scorse notti sono stati asportati tutti i collari di rame che coronavano la base dei camini presenti sui tetti delle tre principali strutture del complesso.
Difficile stabilire la reale portata di quanto sia stato trafugato: a guardare dall’esterno della Bixio, però, si possono stimare un centinaio di camini rimasti senza “coibentazione”. L’opera dei malviventi ha lasciato, così, altrettanti buchi nei tetti; tetti che furono rifatti una ventina di anni fa per bonificare migliaia di metri quadrati d’amianto e per aiutare le strutture a limitare i danni dell’abbandono.
Caserma Bixio, abbandonata dal 1999
La caserma di Porta Milano fu lasciata definitivamente dai militari nel 1999. In quell’anno, però, se ne andarono solo quei pochi che avevano lavorato per la chiusura definitiva di uno dei più importanti Car d’Italia e sede dell’11° Battaglione Fanteria Casale, fondato nel 1619. I fasti dei giuramenti da cinquemila soldati nella piazza d’Armi della Bixio, infatti, si affievolirono già all’inizio degli anni ’90.
Da allora, dal 1999, la struttura è rimasta in balia di chi cercava un rifugio per ripararsi, dei predatori, dei curiosi e delle numerose e variopinte proposte che si sono susseguite nel tempo: la nuova sede della Corte d’Appello, un’industria farmaceutica, un polo scolastico, una sede universitaria e infine un carcere.
Parole che non hanno fermato l’avanzare del degrado, anzi. Il risultato – per la struttura di proprietà del demanio militare – è sotto agli occhi di tutti e soprattutto sotto agli occhi dei residenti che vigilano come possono su quanto avviene tra quelle mura, un’area grande più di tre volte piazza Castello.
Ora la Bixio ha “una” falla in più: decine e decine di buchi nei tetti che non faranno altro che peggiorare una situazione già disperata.