Glifosato: dopo la denuncia di Locci, botta e risposta col M5S
I pentastellati rivendicano la pronta eliminazione del prodotto dagli interventi, il capogruppo di FdI chiede una Commissione urgente
ALESSANDRIA – Il glifosato utilizzato negli interventi anti-erbacce sui marciapiedi è ormai un caso. Oggi botta e risposta tra il capogruppo di FdI, Emanuele Locci, e il M5S.
Il primo, dopo la denuncia di ieri perché il prodotto è vietato dal Regolamento approvato nel 2016, chiede una Commissione urgente. I pentastellati rivendicano invece di aver fatto prontamente eliminare la sostanza dal ‘carnet’ degli addetti al lavoro.
“Niente glifosato”
“Ringraziamo i cittadini che hanno prontamente segnalato l’anomalia sull’uso del glifosato. – si legge in una nota del M5S – La presenza del M5S in maggioranza ha permesso di vigilare sull’operato della Giunta, facendola tornare sui propri passi. Fin da questa mattina abbiamo ottenuto lo stop all’uso di glifosato per tutti gli interventi già in programma fino al 15 marzo. E la successiva modifica del sistema utilizzato per il diserbo a partire da oggi e per tutti i prossimi interventi”.
“Grazie quindi al sindaco Abonante per aver accolto il nostro appello. – proseguono i pentastellati – Ricordiamo inoltre che se oggi la Città di Alessandria è dotata di un regolamento comunale che vieta l’utilizzo del glifosato in area urbana lo si deve principalmente al lavoro del M5S all’opposizione nella consiliatura 2012-2017 che lo ha proposto e poi ottenuto. Infatti, con l’approvazione all’unanimità della nostra mozione nel 2016, non è consentito utilizzare il glifosato negli spazi pubblici. Concetto fortemente ribadito nel programma elettorale Alessandria 2030, che non prevedeva l’utilizzo di diserbanti neanche nei parchi perimetrali al contesto urbano”.
“Siamo entrati in coalizione per fare il bene della comunità e non accettiamo certo lezioni da FdI su temi storici per i quali ci siamo sempre battuti. Sia nei consigli comunali che in Regione. Piuttosto FdI guardi cosa sta facendo il centrodestra sui temi dell’ambiente al governo e in Europa. Invece di strumentalizzare il lavoro altrui per mera propaganda elettorale”.
Locci: “Spesi 11mila euro…”
Locci, dal canto suo, ricorda che “la Giunta in data 05/06/2023, incluso il M5S, ha ritenuto necessario procedere all’elaborazione di un ‘Piano di utilizzo dei prodotti fitosanitari’. Perché, si legge nell’informativa approvata, ‘il costo di un intervento di diserbo meccanico è molto oneroso e richiede tempi lunghi’. Nonostante si prendesse atto che ‘il diserbo chimico è di norma vietato nelle aree frequentate da gruppi vulnerabi’. In data 26/07/2023 la Giunta, incluso il M5S, ha approvato il Piano di utilizzo dei prodotti fitosanitari per il controllo della vegetazione infestante per gli anni 2023-2025. In cui si specifica che verranno utilizzati nelle aree urbane della città prodotti con i seguenti principi attivi: il glifosate, il flazasulfuron, il triclopir e il fluroxipir“.
“L’Amministrazione – prosegue – dopo le numerose segnalazioni dei cittadini e la denuncia che ho presentato alla Polizia Municipale, dichiara di aver interrotto i trattamenti a base di glifosate. Che in maniera illegittima aveva intrapreso e che, per inciso, alla comunità è costato oltre 11mila euro. Ma il vigente Regolamento comunale sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari, sulla base del quale ho sporto denuncia, vieta tutti i prodotti fitosanitari in area urbana e non solo il glifosate”.
L’esponente di FdI sottolinea che “l’Amministrazione ha annunciato di interrompere l’utilizzo dei prodotti a base di glifosate. Ma nulla ha detto sugli altri prodotti chimici di cui ha previsto l’utilizzo, ugualmente vietati nella nostra area urbana, a base di flazasulfuron, di triclopir e di fluroxipir. Che sono classificati come ‘molto tossici con effetti di lunga durata’. Forse la Giunta farebbe bene a confrontarsi con il Consiglio comunale e con la Consulta Ambiente. Prima di prendere decisioni che mettono a rischio la salute dei cittadini e infrangono norme regolamentari. Anziché agire nell’ombra per biechi interessi di bilancio. Per approfondire il tema ho chiesto la convocazione urgente della Consulta Sicurezza e Ambiente.”