EcoSentieri, la piazzetta con l’obelisco dove passano tutti
La venticinquesima puntata della serie dedicata a Umberto Eco e realizzata da Brunello Vescovi
“Alessandria urbanisticamente non ha centri di raccolta (…), quasi sempre centri di dispersione. Per questo non si sa mai chi c’è e chi non c’è”.
Lo scrive Umberto Eco nel primo dei quattro capitoletti del volumetto “Il miracolo di San Baudolino” (incluso nel Secondo diario minimo), osservando che in questa città ci sono spiazzi piatti ed esagerati, dove ci si perde. E che quando è veramente deserta – di primo mattino, a notte, o a Ferragosto – c’è sempre troppa strada da fare per andare da un punto all’altro, e tutta allo scoperto, dove chiunque appiattato dietro un angolo, o da una carrozza che passa, potrebbe vederti, scoprirti nella tua intimità.
A Piazzetta della Lega – l’unico vero centro di raccolta della città – Umberto Eco era affezionato. Gli piaceva prendere un caffè seduto in un bar dove potesse appoggiare la schiena al muro, stando un po’ di lato per non essere riconosciuto, e osservare la gente che passava. Diceva che quello era il punto centrale, dove si poteva vedere anche tutti senza essere visti. Partiva da Milano e “tornava a casa”, magari per un’ora sola. Un suo modo per ritornare indietro nel tempo.
L’autore
Brunello Vescovi, giornalista, per trent’anni si è occupato di cultura e spettacolo alla redazione de La Stampa di Alessandria. Ama il teatro, le partite dell’Inter e i film di Woody Allen. L’idea di un podcast su Umberto Eco è nata in lui con con un obiettivo: svelare – anche dando voce ad altri – una serie di aspetti poco conosciuti della vita del Professore. In particolare i legami con la città natale, mai ostentati – con spirito squisitamente alessandrino – ma dimostrati nei fatti, anche attraverso le citazioni, a volte vaghe, a volte evidenti, che si ritrovano nelle pagine dei suoi romanzi. E raccontare l’importanza degli anni trascorsi al liceo Plana, dove fu studente vivace e ideatore di tante iniziative: oggi quella scuola porta il suo nome e i familiari sono convinti che non gli dispiacerebbe affatto.