Incompatibilità e incarichi dei candidati alle elezioni europee
Un tema centrale nella campagna elettorale dei partiti italiani
Con Osservatorio Europa abbiamo visto la legge che in Italia disciplina l’elezione degli eurodeputati italiani, ma un altro tema centrale quando si parla di elezioni europee è l’incompatibilità del mandato europeo con altri incarichi politici.
Con tutta probabilità anche quest’anno, quando l’8 e il 9 giugno gli italiani saranno chiamati a eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europeo, sarà un argomento principe della tornata elettorale.
L’incompatibilità e l’elezione
La legge 24 gennaio numero 18 del 1979 stabilisce infatti che uno stesso candidato possa presentarsi per le elezioni europee in più di una circoscrizione. Volendo, quindi, potrebbe farlo in tutte.
Allo stesso tempo, la legge, permette agli aventi diritto al voto di poter esprimere da 1 a 3 preferenze sulla scheda elettorale. Insomma, si tratta comunque di votare una persona, un volto, un nome, piuttosto che un intero partito.
Per questo motivo spesso, in campagna elettorale, i partiti italiani tendono a ‘cucire’ su misura del singolo candidato la strategia politica che punta principalmente sulla risonanza del profilo scelto.
Per esempio nel 2019 la Lega ha presentato Matteo Salvini, allora come oggi vicepresidente del Consiglio, come capolista in tutte e 5 le circoscrizioni. Il punto è che in caso di elezione a Bruxelles, il leader del Carroccio avrebbe dovuto rinunciare alla vicepresidenza per incompatibilità con l’incarico da eurodeputato: una possibilità politicamente irrealizzabile.
La sua candidatura – essendo chiaro che non avrebbe rinunciato al ruolo da vice premier – si è quindi inserita nel quadro di una strategia che mirava ad attirare il maggior numero di voti possibili per il partito grazie alla risonanza del suo nome. Una scelta premiata visto che nel 2019 la Lega è stata il partito italiano più votato alle elezioni europee.
Una campagna forse discutibile dal punto di vista etico, ma assolutamente legale e che è stata messo in atto da altri leader: Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Emma Bonino (+Europa) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana).
I doppi incarichi
È quindi una questione di doppi incarichi, alcuni dei quali sono compatibili (per esempio si può essere consiglieri comunali e deputati allo stesso tempo) e altri incompatibili secondo l’articolo 122 della Costituzione che stabilisce come nessun membro del Parlamento Europeo possa anche:
- fare parte di un consiglio o una giunta regionale,
- fare parte di una delle due Camere del Parlamento.